ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità dei presenti la convenzione tra i comuni della Zona Sociale n. 12 – di cui è capofila il Comune di Orvieto – per la gestione associata delle funzioni e dei servizi socio-assistenziali avrà una durata fino al 31 dicembre 2023 al fine di assicurare i rapporti finanziari e gli adempimenti inerenti la gestione ed il controllo delle risorse derivanti dal F.S.E. 2014/2020.
Convenzione in fase di adozione da parte di tutti i Consigli comunali della Zona Sociale n. 12 che hanno già adottato il Regolamento unico di funzionamento ed accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie e le modalità di compartecipazione dell’utenza al costo dei servizi.
Come è noto, le finalità della Legge Regionale 11/2015 “Testo unico in materia di sanità e servizi sociali”, norma che definisce le modalità organizzative e gestionali delle Zone Sociali per programmare e realizzare sul territorio, secondo i principi di responsabilizzazione, sussidiarietà e partecipazione, un sistema integrato di interventi e servizi sociali a garanzia della qualità della vita e dei diritti di cittadinanza, grazie alla capacità dei vari soggetti, istituzionali e sociali, di definire scelte concertate capaci di delineare modelli strategici adeguati per lo sviluppo di un sistema a rete dei servizi.
Sin dalla fase iniziale del primo Piano Sociale Regionale i Comuni della Zona Sociale n. 12 hanno indicato nel Comune di Orvieto l’Ente capofila della Zona Sociale, che ha assunto la responsabilità di coordinamento del processo di programmazione sociale territoriale, ruolo confermato dalla Conferenza di Zona.
Secondo le norme, si intendono per servizi sociali “tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, destinati a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e difficoltà che la persona incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia”, sia i compiti attribuiti ai comuni quali “i compiti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali nonché i compiti di progettazione e di realizzazione della rete dei servizi sociali”.
I Comuni, nell’esercizio delle funzioni previste dalla Legge Regionale 11/2015 sono titolari di tutte le funzioni amministrative concernenti gli interventi sociali svolti a livello locale e adottano sul piano territoriale gli assetti più funzionali alla gestione, alla spesa e al rapporto con i cittadini. I Comuni della Zona Sociale n. 12 intendono coordinare le attività di interesse comune per gli interventi e i servizi socio-assistenziali, le azioni per l’integrazione con le attività socio-sanitarie, attraverso l’esercizio in forma associata delle funzioni e dei servizi, al fine di assicurare unitarietà ed uniformità al sistema locale con l’obiettivo di garantire la qualità dei servizi offerti, individuando la forma dell’Associazione tra Comuni da formalizzare mediante Convenzione.
La convenzione per la gestione associata attribuisce al Comune capofila le responsabilità gestionali e tecniche dei servizi che ha assunto in relazione allo status di ente delegato, provvedendo all’esercizio dei medesimi tramite la struttura tecnica-amministrativa che è l’Ufficio del Piano di Zona composto da tecnici dei Comuni della zona sociale e finalizzato al coordinamento tecnico-istituzionale e alla valutazione in itinere di quanto definito dall’accordo per la gestione associata.
In questi anni è stato realizzato e sostenuto da finanziamenti nazionali, regionali, dai bilanci comunali e da altre fonti come enti e fondazioni, un sistema di servizi ed interventi sociali articolato in differenti livelli di welfare e diversificato per target d’età e aree tematiche.
Negli incontri della Conferenza di Zona, i Sindaci della Zona Sociale n. 12, dopo aver condiviso una valutazione di quanto fin qui effettuato ed aver individuato gli interventi e servizi sociali necessari a garantire ai cittadini e alle loro famiglie livelli di assistenza omogenei in tutta la Zona sociale, anche con modalità innovative come stabilito nel POR Umbria FSE 2014/2020 – Asse II, e nei Piani operativi Nazionali Fondi SIE, hanno confermato il Comune di Orvieto come ente capofila della Zona Sociale n. 12 a cui conferire la delega per l’esercizio delle funzioni in materia di servizi sociali e sociosanitari.
I Comuni hanno espresso la volontà di gestire interventi e servizi sociali in forma associata mediante:
– la delega delle funzioni gestionali ed amministrative concernenti gli interventi sociali al Comune di Orvieto, che opera quale Comune capofila in luogo e per conto degli enti deleganti;
– la presenza della Conferenza di Zona, organismo politico-istituzionale composto dai Sindaci dei comuni aderenti o da loro delegati;
– la presenza Ufficio di Piano che rappresenta la struttura tecnico-amministrativa comune, già operante in questa Zona Sociale;
– l’individuazione della figura del Responsabile Sociale di Zona, con i compiti a esso assegnati dalla DGR 248/2002 e dal Piano Sociale Regionale;
– la presenza di uffici territoriali aventi funzione di servizio sociale pubblico ed universalistico quali l’Ufficio della Cittadinanza, il Servizio Tutela Minori e il Servizio di Integrazione Sociale e Lavorativa.
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Relatrice dell’atto, su cui la Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n. 12 ha già espresso parere favorevole, è stata l’Assessore ai Servizi Sociali, Cristina Croce che ha ricordato come “la convenzione stabilisce l’esercizio associato delle funzioni sociali. Di fatto si tratta di un rinnovo del precedente protocollo in quanto varia la forma giuridica. Resta cioè la medesima funzione, articolata come in passato in: piano sociale di zona, conferenza dei sindaci, ufficio di piano, ruolo di Orvieto ente capofila”.
Nel breve dibattito che ha preceduto l’approvazione, il Cons. Paolo Maurizio Talanti (PD) ha sottolineato che “la convenzione fa riferimento al Piano operativo regionale POR FSR 2014/2020, in base al quale per l’accesso ai fondi sociali europei i Comuni devono procedere ad una convenzione per la gestione sociale e alla delega al Comune capofila per sottoscrivere l’accordo di collaborazione con la Regione”.