ORVIETO – A seguito della firma del Protocollo d’Intesa tra la Prefettura di Terni, l’Anci Umbria, i Comuni di Terni, Orvieto, Narni, Amelia, Ferentillo, Lugnano in Teverina, Montefranco, San Venanzo ed altri Enti territoriali sull’attività di volontariato svolta dai migranti, prende avvio il percorso educativo di accoglienza ed integrazione a favore dei migranti ospitati nel territorio della provincia in modo da permettere loro di conoscere il contesto sociale, anche attraverso attività di volontariato a favore della collettività ospitante promuovendone la formazione di una coscienza della partecipazione.
“Grazie a questo accordo – afferma la vice sindaco e assessore alle Politiche Sociali, Cristina Croce – i migranti ospitati sul nostro territorio, diventano parte integrante del progetto di amministrazione condivisa, già oggetto di apposito regolamento approvato in consiglio comunale, nell’ottica della cura dei nostri beni comuni. Con queste finalità, che vanno di pari passo con l’intento fondamentale di voler promuovere i diritti di cittadinanza e dell’inclusione sociale dei cittadini stranieri e di tutti coloro che si trovano a vivere condizioni di marginalità o di esclusione, attraverso il contributo e la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali, del mondo del lavoro e del Terzo settore presenti sul territorio, abbiamo preso contatti con i ragazzi ospitati presso il Centro di Villanova, trenta dei quali hanno subito dato la loro disponibilità a svolgere interventi di mantenimento del decoro urbano ed ambientale nel centro storico e nelle frazioni”. “Il primo gruppo di 10 volontari – aggiunge – hanno già partecipato al primo incontro formativo tenuto dall’ingegnere Francesco Longhi, dirigente del Settore Tecnico del Comune di Orvieto, il quale ha fornito le informazioni di base sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’uso delle attrezzature semplici: il gruppo sarà operativo a partire dai primi giorni del prossimo anno.
Ovviamente, gli interventi non costituiscono in alcun modo attività sostitutive delle normali ore di lavoro strutturato e retribuito proprio degli operai comunali, trattandosi di un apporto del tutto volontario e non retribuito, di cui beneficerà l’intera collettività”.
“Un’esperienza importante e per alcuni aspetti entusiasmante – conclude – che ci farà raggiungere un altro obiettivo fondamentale che è quello di evitare che queste persone vivano isolate e prive di alcun impegno quotidiano, che possano imparare a conoscere la lingua italiana e la vita della nostra Città, rendendosi utili per la comunità che li ospita. Tutto ciò può aiutare il loro processo di integrazione, favorendo la crescita e lo sviluppo di un clima di accoglienza verso giovani che fuggono dalla guerra e dall’oppressione per cercare di costruirsi un futuro dignitoso e migliore”.
“Sarà compito del Comune di Orvieto – aggiunge l’ingegnere Francesco Longhi – supportare i volontari nelle attività individuate mettendo a disposizione un referente, fornire le attrezzature e gli indumenti necessari allo svolgimento delle attività stesse; organizzare e realizzare una formazione specifica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, al fine di ridurre al minimo qualsivoglia rischio per la propria ed altrui incolumità. Tali attività si concentreranno inizialmente nella pulizia di fogliame all’interno dell’area del cimitero civico, nell’area verde all’interno dell’ex caserma Piave e successivamente nella pulizia dei parchi pubblici e manutenzione dei parchi gioco. Inoltre, tutti i ragazzi, grazie al contributo del personale dei Servizi Sociali, saranno muniti di pettorine di riconoscimento e saranno fornite loro idonee attrezzature, strumenti e dispositivi di protezione individuale per l’esercizio dell’attività, come pure si provvederà alla necessaria copertura assicurativa”.