ORVIETO – L’Associazione Artemide su programma Erasmus+, organizza un progetto di scambio e mobilità giovanile. Formazione indirizzata a operatori del sociale coinvolti nelle relazioni di aiuto, che operano nelle zone di confine dei Balcani interessate dagli attuali fenomeni migratori, e per gli operatori che lavorano in paesi europei riceventi i flussi migratori.
Si svolgerà dal 22 al 29 novembre 2016 presso la Casa Laboratorio Il Cerquosino sede dell’Associazione Artemide a.p.s. Orvieto Terni. A seguire come follow up della formazione, sono previsti due scambi internazionali con gli stessi partner a Marzo 2017 e a Maggio 2017 Mobility of youth workers – Partner Countries
L’obiettivo della formazione, indirizzata a, ITALIA UNGHERIA SERBIA SPAGNA ROMANIA TURCHIA GERMANIA GRECIA MONTENEGRO è fornire ai giovani lavoratori e volontari del sociale, che si trovano ad accogliere e operare con chi ha lasciato i propri paesi per il ragionevole timore di essere perseguitati per motivi di religione, nazionalità, appartenenza politica ,guerre, povertà e fame, nuovi strumenti per affrontare efficacemente la relazione di aiuto, ovvero quel particolare tipo di relazione in cui si promuove la crescita di un soggetto attivo, libero, autonomo, responsabile, e corredato di un proprio potere personale atto a risolvere i suoi problemi dopo averne maturato piena consapevolezza.
E’ forte ed impellente la necessità di affrontare il tema della resilienza, intesa come la capacità degli individui di affrontare e superare con successo le avversità importanti della vita a dispetto di uno stress che comporta normalmente il rischio di un esito negativo (Rutter, 1985) come manifestazione di un adattamento positivo nonostante condizioni esistenziali avverse (Luthar, 2003)e la capacità di far fronte, resistere, integrare, costruire e riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante l’aver vissuto situazioni difficili che facevano pensare ad un esito negativo.
La formazione cercherà di centrare i punti fondamentali delle difficoltà umane legate ai processi migratori e alle sfide che questi determinano nelle relazioni sociali dei giovani europei e migranti, adotterà un approccio innovativo con la combinazione tra educazione non formale, teatro, workshop sul riconoscimento delle risorse personali, storytelling.