ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha discusso dei lavori di ristrutturazione degli impianti sportivi di Ciconia rispetto ai quali, attraverso una interrogazione, il consigliere Andrea Sacripanti (Capogruppo “Gruppo Misto”) ha chiesto di sapere “Per quali motivi tali lavori di ristrutturazione, già pianificati da tempo dagli attuali amministratori, siano stati realizzati soltanto nel mese di Agosto, periodo meno opportuno visto che gli impianti sono utilizzati quotidianamente dagli atleti per gli allenamenti di preparazione agonistica, ed il perché non siano stati preventivamente considerati i disagi cui poi sono state sottoposte le Società sportive per il mancato utilizzo, per intere settimane, degli impianti in questione”.
L’interrogante ha fatto presente che “Nel mese di agosto, l’Amministrazione Comunale ha realizzato i lavori di ristrutturazione e adeguamento degli impianti sportivi ‘Luigi Muzi’ e ‘Oscar Achilli’ di Ciconia, abitualmente utilizzati dalle Società sportive Orvietana Calcio e Ciconia che proprio nel mese di agosto hanno iniziato gli allenamenti di preparazione in vista dell’imminente ripresa dei rispettivi campionati.
Detti lavori, già programmati da mesi, hanno riguardato tanto i campi da calcio quanto le strutture ad essi connesse, quali spogliatoi, palestre, ecc., ed hanno di fatto reso impraticabili per intere settimane queste strutture creando non pochi problemi a Dirigenti e atleti, sia delle prime squadre che dei settori giovanili, che hanno dovuto dividersi l’unico campo da calcio rimasto agibile che è quello in terra di recentissima realizzazione e non ancora del tutto completato.
Appare evidente che concentrare in un unico campo da gioco, peraltro poco confacente agli standard qualitativi di una adeguata preparazione agonistica, tutti gli allenamenti sia delle prime squadre che dei settori giovanili, spesso concomitanti, ha comportato uno sforzo imprevisto per i dirigenti delle due Società che hanno dovuto organizzare le sedute di allenamento diversamente, sia in riferimento agli orari che alla logistica (gli atleti infatti sono stati costretti a correre in strada non potendo utilizzare la pista di atletica), rispetto a quanto preventivamente pianificato.
Tutto ciò sta a dimostrare come vi sia una gestione inadeguata dei beni comunali, oltre ad una manifesta mancanza di rispetto nei confronti di chi promuove lo sport sul territorio”.
L’assessore allo Sport, Cristina Croce ha risposto: “Le operazioni presso lo stadio Muzi sono state effettuate necessariamente nel periodo estivo sia perché si doveva attendere la conclusione delle attività agonistiche, sia per il reperimento dei fondi necessari (11 mila euro) sia per trovare le ditte disponibili. Il fermo delle attività infatti era legato al lavoro della ditta specializzata relativamente alla semina del prato che è avvenuta per due/tre giorni a fine agosto. Tale fermo però era stato concordato con le società calcistiche prima dell’inizio della nuova stagione sportiva e io stessa ho avuto modo di sentire le società rispetto a quando ritenessero utile riprendere l’attività e non ho riscontrato che vi fossero diverse indicazioni”.
Il consigliere Andrea Sacripanti si è dichiarato: “Non soddisfatto. A me risulta che il fermo per inagibilità è durato molto più di due/tre giorni; peraltro, al di là del manto erboso del Muzi, c’è stato un blocco generale di tutte le attività sportive costringendo tutte le squadre ad allenarsi sull’unico campo disponibile in terra. Capisco che possono esservi state delle lungaggini spero però che questo possa servire da monito per la prossima stagione”.