ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione della erogazione idrica presso la Fonte del Tione sollevata all’interpellanza del consigliere Stefano Olimpieri (Capogruppo “Identità e Territorio”) che ha chiesto all’amministrazione comunale “le ragioni per le quali non sgorga più acqua dalle fontane pubbliche delle Fonti del Tione, visto che tale situazione persiste da almeno venti giorni e nulla è stato fatto per ripristinare la normale fuoriuscita dell’acqua; e se l’amministrazione non ritiene opportuno installare una segnaletica funzionale alla regolamentazione di tutta l’area; infine, se non ritenga necessario predisporre un progetto per riqualificare le Fonti stesse al fine di farle diventare anche un luogo di sviluppo sostenibile e per sostenere le realtà di Sugano e di Canonica”.
L’interpellante ha spiegato che “le fonti del Tione sono da sempre una sorgente idrica importantissima per il nostro territorio, tanto che moltissimi cittadini vi fanno visita per attingere l’acqua direttamente dalla sorgente, visto che quel tipo di acqua racchiude delle specificità curative e salutari di grande positività.
Se da diverso tempo tutta l’area vive in uno stato di degrado inaccettabile, da alcune settimane osserviamo che dalle sorgenti aperte al pubblico non esce più una goccia d’acqua: una situazione anomala e inspiegabile che arreca sconcerto e disagio nei confronti dei cittadini che si recano alla sorgente per attingere l’acqua.
Per decenni lo sfruttamento dell’acqua del Tione è stato ‘concesso’ dalla Regione a società private che ne hanno beneficiato, fino a quando – un paio di anni fà e dopo diverse vicissitudini – lo stabilimento è stato chiuso e una quindicina di dipendenti sono stati licenziati: quindi, oltre al danno gravissimo della chiusura di un’altra azienda del nostro territorio (al di là delle belle promesse fatte ai lavoratori prima e durante la campagna elettorale della primavera del 2014), oggi c’è la beffa in quanto tutta la zona delle Fonti del Tione, che per anni è stata di pertinenza delle società private, è stata posta sotto sequestro e risulta letteralmente abbandonata. Inoltre, la zona è priva di qualsivoglia segnaletica, sono state divelte le reti che cingono l’unica sorgente accessibile, determinando un potenziale pericolo per coloro che accedono all’area.
In definitiva, da un lato le Fonti del Tione vedono una parte dell’area posta sotto sequestro, mentre la parte pubblica aperta al pubblico e di libero acceso alla cittadinanza (come è sempre stato) è a secco! Da ultimo è doveroso rimarcare che tutta l’area delle Fonti potrebbe essere riqualificata e diventare un luogo di sviluppo sostenibile per il territorio di Sugano e di Canonica”.
“Da agosto – ha concluso – non è cambiato nulla. Il problema va monitorato. Ci sono moltissime persone anche dal viterbese che vengono per prendere l’acqua. Quanto alla riqualificazione dell’area servirebbe un progetto di riqualificazione complessiva. Gira voce che ACEA sarebbe interessata all’area quindi auspico un interessamento da parte dell’Amministrazione Comunale”.
Il sindaco, Giuseppe Germani ha risposto: “Il problema è stato risolto ad agosto con la sostituzione dei filtri anche in funzione della quantità di acqua che possa al loro interno. Verificheremo se vi sono nuovi problemi. Per la vendita dello stabilimento è giacente presso il Tribunale di Terni la procedura di fallimento della società che lo gestiva. Stiamo lavorando insieme con la Regione per reperire i fondi relativi alla messa in sicurezza della fonte”.
Il consigliere Stefano Olimpieri si è dichiarato: “Soddisfatto. Attendiamo i risultati delle verifiche raccomandando la massima attenzione”.