CASTEL GIORGIO – L’ex Consigliere di Castel Giorgio Cristiano Federici denuncia di aver ricevuto delle missive anonime in cui dei misteriosi mittenti hanno chiesto di far chiarezza sulle alcune situazioni riguardanti l’azione di controllo e la trasparenza dell’attuale amministrazione comunale.
Segue comunicato con dichiarazioni di Cristiano Federici:
Nelle pubblicazioni dei miei articoli, avvenute di recente su alcuni giornali online, riportavo delle puntualizzazioni su argomenti facilmente dimostrabili, dove si metteva in risalto il fatto che nessuno si stesse rendendo conto dell’approssimazione con cui il sindaco Garbini e i suoi più stretti collaboratori, affrontano giornalmente la vita amministrativa del comune di Castel Giorgio, ma riportavo anche dei semplici suggerimenti, che mi permettevo di dare al sindaco, su come provare a “metterci una pezza” (assunzioni, opere pubbliche, gestioni, etc) e recuperare, dimostrando, veramente, quell’impegno necessario a ridare lustro e far risorgere, nuovamente, il nostro paese.
A seguito di queste mie pubbliche esternazioni, ho potuto constatare che molte più persone, a parte coloro che colpiti nel segno o non in grado di vedere al di là del proprio naso, iniziano a rendersi conto che, nonostante la consapevolezza che i periodi per amministrare non siano dei migliori, le tante promesse fatte dai nostri attuali amministratori locali, con proclami di cambiamento e rivoluzione, o addirittura di equità, con il tanto decantato motto che le regole sono uguali per tutti, o che la trasparenza sarebbe stata alla base di tutto, come già accaduto in precedenza, sembrano essere solo propaganda elettorale e niente più. Mi permetto di sottolineare l’attenzione su quanto appena detto, proprio perché, in questi ultimi giorni, qualcuno, in maniera alquanto discutibile, e senza capirne i motivi, ha voluto coinvolgere il sottoscritto nei propri “ pensieri e curiosità”, con i modi di seguito riportati.
Ovvero, all’atto del controllo della mia cassetta postale, in due distinti momenti (giorni differenti), vi rinvenivo all’interno due piccole buste da lettera indirizzate alla mia persona con regolare affrancatura ma sprovviste del mittente. Mi accingevo ad aprirle e, dopo averne letto i contenuti, con enorme stupore, mi accorgevo che si trattava di lettere di condivisione su quanto affermato in un mio primo articolo, ma soprattutto, da quello che ho interpretato analizzando gli scritti, mi veniva espressamente richiesto di fare luce ed approfondire più situazioni riguardanti, tra l’altro, l’azione di controllo e la trasparenza messe in pratica dall’attuale amministrazione comunale per ciò che riguardava la rendicontazione di vari eventi susseguitesi in “… questa piccola estate castelgiorgese”, la conformità degli edifici pubblici alle norme antisismiche, ed altro ancora così come specificato nelle “ missive”.
Mi sia concesso un’affermazione sul fatto che, a prescindere da quanto educatamente richiesto nelle “ missive”, non condivido affatto questo modo di agire in quanto credo che, ognuno, nei dovuti modi, debba assumersi il coraggio delle proprie azioni, esponendo il proprio pensiero ed effettuando tutte le osservazioni possibili ed immaginabili, al fine di soddisfare tutte le proprie legittime curiosità, e chiedere o denunciare, rivolgendosi di volta in volta e nei modi previsti, agli organi competenti!
Comunque, preso atto di quanto scritto nelle missive ricevute, anche se, per le mie pregresse esperienze amministrative, volessi sforzarmi ed immaginare di fornire delle risposte adeguate ai quesiti prospettati, peccherei di presunzione, ma soprattutto, non sarei certamente io la persona più adatta e legittimata a poterlo fare, in quanto, non più di mia competenza. Bensì, i soggetti che “in primis” dovrebbero poter fornire tutte le risposte alle specifiche e dettagliate situazioni da voi richieste (anonimi elettori), sono sicuramente gli attuali amministratori, meglio identificabili nelle figure del sindaco, del vice sindaco e degli altri consiglieri/assessori che, insieme ai vari soggetti istituzionali e non, che di volta in volta sono stati coinvolti nella realizzazione delle opere e/o iniziative menzionate nelle “missive”, e che hanno operato con, o per conto, dell’amministrazione Garbini, e che quindi, posso rendere conto in maniera limpida e trasparente di tutto il loro operato.
Pertanto, ribadendo fermamente di non gradire simili “missive”, ho voluto che quanto accaduto fosse reso pubblico, anzi, mi sono preso un’impegno di coinvolgere, affinchè queste richieste avessero un iter regolare, coloro che siedono in consiglio comunale ( tra i banchi delle opposizioni). Ho interessato, in particolar modo, i rappresentanti (Tarmati e Fiani) del gruppo consiliare “ Progetto Futuro” con il quale ho preso parte all’ ultima tornata elettorale, anche se, una volta appresa la notizia, nulla vieterebbe all’altro consigliere di minoranza (Corritore) di interessarsi ( come faceva una volta, sempre che sia ancora disposto a fare minoranza o sia in grado di poterla fare, “ liberamente ”, come prima), e far sì che, come previsto per legge, si possano inoltrare, tramite interrogazioni a risposta scritta, tutti questi quesiti, all’attuale amministrazione Garbini, ed attendere fiduciosi che, tutti coloro che sono stati coinvolti a vario titolo, ognuno per il ruolo che ne consegue, e per l’operato svolto pubblicamente, possano essere sempre in grado di fornire tempestive e dettagliate spiegazioni a tutti, anche a chi, ha volutamente, e con modi decisamente discutibili “ nascondersi dietro l’anonimato”.
Vorrei concludere con un’analisi ed una riflessione personale sull’accaduto, ovvero, nel continuare a ribadire il mio più assoluto dissenso verso questo “ discutibile modo di agire”, anche se molto infastidito dall’accaduto, ho voluto provare a cercare di trovare quale potessero essere i motivi che spingono alcune persone ad agire nascondendosi dietro “ l’anonimato”.
Ho pensato ad una sola risposta plausibile, ma non giustificabile, ovvero, che forse è la società nella quale viviamo, come ci rapportiamo con gli altri, e la poca fiducia nell’operato delle istituzioni, che spinge certe persone ad agire così, anche perché, in altra forma, sarebbe potuto non risultare gradito e/o compreso, in quanto, il più delle volte, esternare pubblicamente un pensiero o avanzare delle richieste di spiegazioni pubbliche, lecite e legittime, sembra essere recepito quasi come un’insinuazione o un’accusa verso qualcuno. Ma non dobbiamo dimenticare che, anche se viviamo in una piccola comunità dove tutti si conoscono, bisogna avere il coraggio di fare le proprie rimostranze alla luce del sole, perché molte volte, il nascondersi dietro l’anonimato, o mettere la testa sotto la sabbia e far finta di niente, non ci far rendere conto che, tanti “ furbetti ”, che vivono quotidianamente al nostro fianco, continuano a vivere indisturbati, approfittando proprio di quel senso di paura o di ” omertà” che purtroppo, sempre più, pervade il prossimo onesto, andando a discapito delle imprese e dei cittadini, che rispettosi delle regole, con fatica e sacrifici operano e lavorano per il bene e per la crescita economica del paese.
Pertanto concludo, nella speranza che queste “ missive” rimangano un gesto isolato, e che, d’ora in poi, qualunque cosa si voglia richiedere o sapere, possa essere fatta con i modi previsti e nelle sedi opportune!
Grazie!