BOLSENA – Prosegue la rassegna MuseiOn per il Sistema museale del lago di Bolsena. In arrivo altri due appuntamenti. Venerdì 5 Agosto ore 21,30 in Località Ortirosa a Ischia di Castro, per il Museo civico archeologico Pietro e Turiddo Lotti, va in scena A tavola col Boccaccio di e con Gianni Abbate, musiche dal vivo di Fabio Barili e la partecipazione di Maria Malleier.
Il Decameron di Boccaccio rappresenta il primo e più grande capolavoro in prosa della tradizione letteraria italiana antica e alcuni dei suoi protagonisti sono diventati celebri, come il personaggio della novella che appare nello spettacolo: “Andreuccio da Perugia, che venuto a Napoli a comperar cavalli, si è imbattuto in una sola notte in tre brutte avventure, ma alla fine, non solo da tutte e tre è scampato, ma se n’è tornato a casa con un grosso rubino”. La novella, per renderla più accessibile, è stata riscritta da Gianni Abbate, in un linguaggio più vicino al nostro, con l’uso anche dei dialetti, e sotto forma di monologo teatrale per esaltarne le situazioni comiche. Lo spettacolo si divide in due parti. Nella prima con le musiche del menestrello Barili, canzoni antiche napoletane recuperate, riadattate e cantate da Gianni Abbate, si narreranno gustosi aneddoti, tra finzione e realtà, sulla vita del Boccaccio. In questa prima parte viene offerto del vino. Nella seconda sempre con l’accompagnamento musicale dal vivo, si gusterà la novella “Andreuccio da Perugia”.
Invece domenica 7 ore 21,30 a Cellere largo dei Fienili, per il Museo del Brigantaggio, la Compagnia Circomare Teatro presenta “Generazioni” di e con Alessandra Cappuccini regia di Mario Umberto Carosi. Lo spettacolo racconta la vita di tre donne: nonna, madre e figlia. Sono tre generazioni messe a confronto, ognuna con una propria morale, con quelle regole non scritte a cui queste donne si ribellano. Sono storie di coraggio che raccontano la forza dell’individualità. Le tre donne sono ben caratterizzate da Alessandra Cappuccini, che si destreggia in un mix di battute, ricordi e cambi di personaggi. L’attrice ci mostra tre personalità ‘contro-corrente’ per i loro periodi storici: la nonna ha una figlia senza sposarsi, la madre è all’interno delle grandi proteste degli anni ’70, per arrivare ai giorni nostri, dove la protagonista in un sistema di raccomandazioni e favori sessuali, cerca di perseguire il suo sogno di fare l’attrice. Forte è l’ironia presente nelle scene e ottima la caratterizzazione dialettale dei personaggi. L’attrice-autrice ha dichiarato di aver mischiato ricordi della propria famiglia e di altre. Tutti i personaggi sono caratterizzati come delle maschere. Queste, infatti, insieme alla musica e al canto accompagnato dalla chitarra, rappresentano gli elementi di quel teatro popolare che la compagnia Circomare Teatro si prefigge di seguire. L’ingresso è sempre gratuito e per maggiori informazioni al 3471103270 – iportidellateverina.it.