di Valentino Saccà
ORVIETO – Sulla città di tufo ogni stagione ha il suo leitmotiv ed, ora, visto il calendario, tocca ad Umbria folk festival, l’appuntamento più atteso dell’estate orvietana. Quest’anno poi, la manifestazione che miscela ad arte musica, enogastronomia e cultura, festeggia i suoi primi dieci anni di storia. E lo fa, dal 17 al 21 agosto, ritornando nella location da cui è partita: piazza del Popolo.
Divenuto negli anni uno degli appuntamenti più importanti dell’estate musicale dell’Umbria e del panorama nazionale, la manifestazione lega musica, enogastronomia, tradizioni popolari e culture diverse in una formula ormai collaudata. Il programma della cinque giorni è stato presentato ufficialmente ieri mattina.
“Nessuno – ha esordito Lucia Gismondi, vicepresidente dell’Associazione Uff – si aspettava di raggiungere il traguardo dei dieci anni, ma eccoci qua con grinta e determinazione. Ringrazio il Comune che quest’anno ha contribuito in maniera importante, non solo a livello economico, ma anche Regione, Provincia, Fondazione Cro, Camera di Commercio, Cogesta, A.Ni.Ma.Lab Orvieto e i tutti gli esercenti commerciali della città che allestiranno vetrine a tema. Abbiamo stretto relazioni anche con Uisp e Mr Tamburino.
Rassicuro l’amministrazione comunale che non abbiamo alcuna intenzione di cambiare location, Uff non è in vendita e resta a Orvieto.
Lancio, tuttavia, un appello alle istituzioni. Quello di garantire quella tranquillità che per il futuro aiuterà a dare maggiore respiro. La manifestazione gode di un riconoscimento nazionale, quello che in parte ancora manca è quello locale e regionale. Abbiamo
impostato un progetto culturale di approfondimento della cultura folk. L’Orvietano è l’unica zona dell’Umbria che non ha fatto emergere richieste storiche. Chiediamo quindi che il riconoscimento arrivi fuori Orvieto. Non possiamo ogni anno chiederci se il festival si farà e con quali risorse”.
E’ seguito l’intervento del sindaco Giuseppe Germani. “La città di Orvieto nonostante le difficoltà non poteva rinunciare a questo Festival. Certo la situazione economica non è tranquilla ma i fondi sono stati inseriti. Questo è un evento che ormai fa parte del dna orvietano, ora passata questa decima edizione bisogna già lavorare per le prossime 10, è bene pensare che il Festival e la città diventino un unicum per il progetto di città che ci siamo proposti. Il sistema eventi crea ricchezza alla città e all’amministrazione comunale“.
“Fino allo scorso anno – ha aggiunto l’assessore alla cultura Vincenzina Anna Maria Martino – l’Assessorato era soddisfatto di dare il patrocinio. Quest’anno il Comune si è messo a disposizione per diventare un vero e proprio co-organizzatore dell’evento, affidando un ruolo anche alla Regione attraverso il GAL Trasimeno-Orvieto. Per certi aspetti, si torna dunque alle origini. Ogni anno, in modo costante e puntuale il festival ripropone e pone al centro dell’attenzione, il territorio, la terra, le tradizioni. Confidiamo di coinvolgere presto anche le tante associazioni di volontariato esistenti”.
Tra le realtà che collaborano attivamente da almeno sei anni al progetto, anche il mondo dell’agricoltura per sua definizione legato alle radici del territorio. “La nostra collaborazione con Umbria Folk dura da 5-6 anni e sta funzionando bene e riteniamo che il Festival incarni le radici culturali e territoriali della zona. Il tema di quest’anno Tradizione e Innovazione rispecchia bene i valori dell’agricoltura, legata al territorio ma aperta alle innovazioni tecnologiche”.
A presentare gli appuntamenti in cartellone è stato poi Raffaele Ferrazza. “Quest’anno alla decima edizione ritorna un po’ al format originale con diversi concerti a ingresso libero e riportando artisti che già avevano calcato il palco orvietano come Eugenio Bennato e Davide Van De Sfros. Si parte con Bella Ciao, progetto già presentato a al Festival dei due mondi di Spoleto nel 1964 sollevando non poche polemiche. Concerto importante, un viatico che attraversa tutta l’Italia. A seguire la notte della taranta, grandi nomi come Eugenio Bennato, Max Gazzè e Davide Van De Sfros”.
“Non potevamo mancare al decimo compleanno di UFF – ha aggiunto Antonello La Manna (Voxteca, Università per Stranieri di Perugia) – che, più di altre manifestazioni, si caratterizza non solo per l’intrattenimento di livello ma anche per valori e significati. È anche per questo che nel programma confluiscono i dialoghi folk, conversazioni con gli autori che parleranno del mondo orale, così come le presentazioni di libri sonorizzate con intermezzi musicali e contributi multimediali”.
I saluti del presidente del GAL Trasimeno-Orvietano Massimo Tiracorrendo sono stati portati dal membro del Cda Alviero Bernardini, nella duplice veste di presidente del Gruppo Cramst e organizzatore di “Festa di Mezza Estate. Aspettando Umbria Folk Festival”, evento nell’evento con la consulenza artistica di Sandro Paradisi, che da sabato 13 a lunedì 15 agosto porterà tre giorni di musica, animazione per bambini, giochi d’acqua e merende-cene a “La Penisola. Country Resort and Restaurant” sulle sponde del Lago di Corbara. “Una sperimentazione – ha sottolineato – che ci vede portare avanti la nostra filosofia di promozione del territorio, anche attraverso i suoi sapori”.
per quanto riguarda il PROGRAMMA L’apertura è affidata il 17 agosto alle 21 alle sonorità della rock band italiana Laseteral Blast Live seguiti alle 22 dal più grande spettacolo del folk revival italiano “Bella Ciao”, progetto di Riccardo Tesi, Ginevra Di Marco, Lucilla Galeazzi, Alessio Lega, Elena Ledda.
Giovedì 18 agosto, invece, sarà la volta della lunga notte tra Pizzica e Taranta. Si comincia alle 21 con I Tarantolati di Tricarico, uno dei gruppi più longevi e storici d’Italia. Si prosegue alle 22 con le Canzoni di Contrabbando di Eugenio Bennato in Tour 2016.
Le storie di personaggi e di luoghi spesso immaginari e la musica dai tratti folk/rock del cantautore Matteo Sacco Live aprono la serata di venerdì 19 agosto alle 21, mentre alle 22 è di scena Davide Van De Sfroos in Folk CooperaTour 2016. Preceduto alle 21 dal Trio Improvviso Live (archi), a partire dalle 22 la serata di sabato 20 agosto ha come protagonista assoluto Max Gazzè. Domenica 21 agosto serata finale con un omaggio all’Umbria Cantata–suoni, canti e balli umbri. A partire dalle 21 con Coro Tichettà, Gruppo Folkloristico Diversa-Mente e Gruppo Folkloristico Agilla E Trasimeno.
GLI EVENTI COLLATERALI
– SAPORI Per l’intera durata del festival in Piazza Duomo saranno allestiti il mercato della Cittaslow e di Cia con le eccellenze eno-gastronomiche del territorio.
– ARENA FOLK La Sala Consiliare del Comune ospiterà mercoledì 17 agosto “Correva l’anno 1965”, letture e riflessioni sul folk revival italiano con i testimoni, gli eredi e i custodi, dello storico progetto culturale presentato a Spoleto Festival nel 1965, 51 anni fa. All’evento parteciperanno Stefano Arrighetti (presidente dell’Istituto Ernesto De Martino di Firenze), Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Alessio Lega, Bruno Fontanella, Giordano Sangiorgi (MEI Faenza), artisti del 1965 e artisti di oggi.
– DIALOGHI E INCONTRI CON GLI ARTISTI. Ogni pomeriggio intorno alle ore 17 verrà organizzato un incontro con l’artista della serata intervistato da Antonello La Manna (Voxteca, Università per Stranieri di Perugia) che presenterà anche il libro “D’altro canto. Scenari contemporanei della musica popolare umbra”. La presentazione sarà intervallata da intermezzi musicali popolari con i Surd Ensemble tra video e conversazioni sulle tradizioni musicali dell’Umbria.
Per aggiornamenti e ulteriori informazioni: www.umbriafolkfestival.it