ORVIETO – Inserita nella rassegna di appuntamenti dell’estate orvietana dal titolo “BARAONDE. Contatti di culture a Palazzo dei Sette”, promossa dal Comune / Assessorato alla Cultura e dalla Libreria dei Sette – Mondadori Bookstore, dal 16 luglio al 12 settembre prossimo le sale espositive del I piano del palazzo dei Sette di Orvieto ospitano la mostra personale dell’artista Gene Pompa intitolata “Rilievi di Natura”.
La mostra sarà inaugurata, sabato 16 luglio alle ore 18 (ingresso libero) nel vernissage a cui parteciperanno il sindaco, Giuseppe Germani e l’assessore alla Cultura, Vincenzina Anna Maria Martino, presentazione critica a cura del Prof. Giovanni Faccenda.
La mostra “Rilievi di Natura” accoglie circa 60 opere dell’artista Gene Pompa dove il pubblico potrà immergersi pienamente lasciandosi suggestionare dai suoi particolari paesaggi dipinti a rilievo, dalla loro luce e colore.
L’albero di Botero, Le campanule, Sentiero d’autunno, Ninfea bianca, Ninfee rosa, Ninfee e riflessi, Via del campo, 29, Affaccio a Giverny, Riflessi a Giverny, Incanto a Giverny, Tramonto a Giverny, Paesaggio con ponte, Il Paradiso di Monet, Armonia, Ulivi secolari e Castelluccio sono solo alcune delle opere esposte nelle personale dell’artista.
Quadri di varie dimensioni che rappresentano vedute della campagna italiana e non solo, con una predilezione per l’Umbria: gli ulivi secolari, i boschi d’autunno, i laghi, i campi arati. La mostra è anche l’occasione inedita per presentare la serie di 15 dipinti ispirati ai giardini di Claude Monet, nei quali l’atmosfera lagunare, tra le ninfee e i salici, assume tinte pastello.
Verrà esposto, inoltre, un nuovo progetto di collaborazione volto alla promozione dell’artigianato artistico, eccellenza del Made in Italy. Frutto della creatività di Vodivì, casa di moda umbra conosciuta per il suo stile inconfondibile che trae ispirazione dalle bellezze dei territori italiani, e di Gene Pompa, nascono due eleganti modelli di borse, realizzate in pelle tamponata a mano, con tinture naturali a base di piante autoctone, dipinte e firmate dallo stesso Maestro con la sua tecnica a rilievo.
“Presentarsi, soprattutto per un pittore, è molto facile, basta mostrare le proprie opere e si è già a buon punto, ma parlare della propria vita inizia ad essere un po’ più complicato. Il mio nome completo è Generoso Pompa ma, sin da bambino, mi hanno chiamato con il diminutivo di ‘Gene’ con il quale firmo oggi le mie opere”. E’ con questa delicata ironia che il maestro Gene Pompa si presenta al pubblico. Di origini italiane, nasce ad Alessandria d’Egitto l’11 marzo del 1952, dove trascorre una serena infanzia fino all’età di dieci anni, quando con l’avvento dei bruschi mutamenti politici che coinvolsero l’Egitto negli anni ’60, la sua famiglia fu costretta ad abbandonare tutto per emigrare verso l’Australia, ma il viaggio si interrompe in Italia, a Roma, dove il Maestro vive tutt’oggi con la sua famiglia.
Da ragazzo prende confidenza con le tecniche artistiche copiando le opere dei grandi pittori del passato ma, a causa di sofferte vicende familiari è costretto a interrompere la sua inclinazione artistica per ritrovarla a tempo pieno dagli anni ’90 ad oggi, 26 anni in cui ha avuto una fiorente produzione alternando opere surreali alle predilette opere paesaggistiche.
Il marchio che rende la pittura di Gene Pompa immediatamente riconoscibile è la sua raffinata tecnica “a rilievo” attraverso la quale comunica il suo personale rapporto con la natura realizzando dipinti tridimensionali ad olio. Il critico d’arte Stefano Leonardi ha definito questa tecnica “Dinamic Field Painting”: dinamismo nel campo del dipinto.
Una svolta importante nella carriera artistica di Gene Pompa è l’apertura nel 1998 del suo Atelier “AArt’è Gene” a Roma, nello storico quartiere Trieste. In seguito, grazie al crescente apprezzamento del pubblico apre nel centro di Spoleto una nuova Galleria. Le sue opere sono in permanenza esposte presso le gallerie “Wikiarte” di Bologna, “Ward Nasse Gallery” di New York (Soho) e “Carol Schwartz Gallery” di Philadelphia.
A tutt’oggi Gene Pompa è considerato dalla critica contemporanea un’artista consolidato, ha partecipato ad oltre cinquecento Rassegne d’arte, Nazionali ed Internazionali, ottenendo importanti premi e riconoscimenti ed ha esposto in prestigiose gallerie private.
Nel 2013 è stato protagonista della pubblicazione di una monografia artistica edita dalla casa editrice Mondadori, a cura del Prof. Giovanni Faccenda e nel 2014 ha pubblicato un nuovo catalogo di opere con la critica del Prof. Vittorio Sgarbi. Di lui hanno scritto anche: Ed McCormack, Paolo Levi, Sandro Serradifalco, Federica Pelligra, Anna Francesca Biondolillo, Krista Brown, Valentina Davidenko, Laura Del Vecchio, Francesco Gallo Mazzeo, Ercolino Ferraina, Jenny Gatta, Graziella Melania Geraci, Stefano Leonardi, Giovanna Maria Marano, Massimo Nardi, Alessandra Paradisi, Marina Poggi D’Angelo, Letizia Prestigiacomo, Salvatore Russo, Carlo Serafini, Anna Shvets, Carlo Speranza, Sandra Steinhart ed altri.
Dal 1993 ad oggi l’artista ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Premio Europea Galleria Amart a Bruxelles (2013) e il Premio Artista dell’anno H.S.P Palace a Palermo (2015).
Quest’anno, prima di presentare le sue opere al Palazzo dei Sette di Orvieto, Gene Pompa ha esposto a Milano “Affordable Arte Fiera Contemporanea”, Salerno / Palazzo Fruscione nella “Biennale d’Arte Internazionale” e al PalaExpo di Verona per la 1^ Triennale d’Arte Internazionale Contemporanea.
Nel 2015, solo per citare le mostre internazionali più recenti, ha esposto a Miami (USA) presso “Art Fair Galleria Wikiarte”, Montreux (Switzerland) al “12^ MAG mostra arte contemporanea”, Londra (UK) “Montage Gallery”, Ridderkerk (Holand) al Municipal Palace, Lautenbach Zell (France) presso Fondation SyRo of Arts 9 ^, New York (USA) “Personale Ward-Nasse Gallery” e Londra (UK) Oxo-Tower “Art Fair”.
Le opere di Gene Pompa, inoltre, fanno parte della scenografia del noto programma di RAI 3 GEO&GEO (edizione 2014-2015-2016), condotto da Sveva Sagramola ed Emanuele Biggi.