GROTTE DI CASTRO – Fine settimana ricco per la rassegna Museion per il Sistema museale del lago di Bolsena curata dal Teatro Null. Sabato 16 luglio alle ore 21,30 presso il Museo Civita di Grotte di Castro, in Piazza Matteotti, con “Storie di terra #2” di e con Gianni Abbate e Ennio Cuccuini, musiche dal vivo con il M° Fabio Barili, inizia la V edizione della rassegna Museion del Sistema museale del lago di Bolsena.
Lo spettacolo, tra musica e narrazione, ci riporta in mondi, non lontani, anzi vicinissimi, dove il ritmo naturale era ancora presente in noi e i rapporti sociali erano improntati al massimo rispetto e alla solidarietà. Un viaggio poetico, emozionante, ironico, che attraversa ed esplora il mondo contadino di una volta. Gli spettatori, coinvolti nella preparazione di un particolarissimo minestrone, ascolteranno storie di vita contadina, dove la sera si andava a veglia dai vicini per raccontare e condividere gli avvenimenti della giornata e non per ritrovarsi da soli davanti a uno schermo. “Storie di terra” vuole (ri)svegliare memoria e sensi, antiche e nuove emozioni. Emozioni appartenenti a un passato non tanto remoto, ma asportate dai nostri petti e dai nostri ventri.
Domenica 17 ore 21,30, ci spostiamo invece a Valentano, al Museo della preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese in Piazza della Vittoria per assistere a “La Traviata o dell’amor fugace” con i Fiati dell’Alta Tuscia diretti dal M° Marco Taschini, nei panni di Alfredo Germont il tenore Alberto Marucci, mentre Violetta Valéry è interpretata dalla coreana soprano Seo Hyun Su, la narrazione, il testo e regia sono di Gianni Abbate. Per una volta Verdi ha fatto un’eccezione. Niente drammone storico, né tragedie di sangue.
Ha scelto la storia di quella giovane bellissima e infelice, di dominio pubblico a Parigi, descritta nel romanzo di Alexandre Dumas figlio “La Signora delle Camelie”, poi divenuto opera teatrale. Il romanzo era ispirato alla storia vera di Marie Duplessis, una prostituta d’alto bordo, una mantenuta, come si diceva allora con un eufemismo. Del resto, era un mondo che ricorreva spesso a eleganti eufemismi che imbellettavano sapientemente la volgarità. La riuscita e apprezzata riduzione del Teatro Null esalta la grande forza emotiva di quest’opera completamente concentrata sull’amore, non disdegnando però una certa ironia disseminata qui e là nella messa in scena. Quest’opera esprime un amore sempre fuggevole, un amore che nel momento stesso in cui viene affermato e sembra aver trovato finalmente il suo massimo coronamento, in effetti è già in pericolo, già minato alle fondamenta. E’ un’opera che ci fa comprendere quanto sia fugace la felicità. Gli spettacoli sono gratuiti. Info: 3471103270 – iportidellateverina.it