ORVIETO – Il consiglio comunale ha approvato (ciascuna con lo stesso esito di voto, 8 favorevoli, 4 astenuti: Tardani, Sacripanti, Olimpieri, Meffi) le convenzioni tra il Comune di Orvieto e i seguenti centri Anziani “Centro Sociale Anziani Città di Orvieto” nel centro storico, “Centro Sociale e Culturale per Anziani e Pensionati” di Ciconia, Associazione Famiglie e Centro Sociale Anziani “La Svolta” di Ciconia, “Centro Sociale e Culturale per Anziani” di Sugano e “Centro Sociale e Culturale per Anziani” di Canale per la gestione di alcune attività culturali, ricreative e di utilità sociale.
Nello specifico tali attività comprendono:
– Organizzazione del tempo libero degli anziani frequentanti il Centro sociale (gite, sport, serate ricreative-musicali) nonché corsi di cultura generale;
– Attività di prevenzione e promozione della salute degli anziani del centro storico (informazioni socio-sanitarie, attività motoria, attività di prevenzione del degrado cognitivo, ecc.)
– Collaborazione nella custodia e sorveglianza di spazi pubblici in occasione di manifestazioni e iniziative programmate dall’Amministrazione Comunale nel centro storico;
– Consegna di farmaci a domicilio per anziani non autosufficienti e persone disabili prive di validi supporti familiari (per tale aspetto andranno definite in collaborazione tra il Centro e l’Ufficio Servizi Sociali le regole di accesso e le modalità gestionali dell’attività);
– Segnalazione tramite modalità informatizzate di problematiche del centro storico (segnalazione di casi sociali, disservizi riguardanti illuminazione pubblica, verde pubblico e raccolta rifiuti).
Inoltre, al “Centro Sociale e Culturale per Anziani e Pensionati” di Ciconia viene affidata anche la custodia e pulizia dei bagni pubblici ubicati all’interno del giardino di Ciconia e la gestione del calendario per l’utilizzo della Sala comunale polivalente “Corsica” da parte di associazioni, gruppi, enti o singoli cittadini che ne faranno richiesta (priva di riscaldamento) che dovrà essere assegnata nel rispetto dei principi di equità, uniformità e pari opportunità tra tutte le richieste, comprese quelle dello stesso Centro Sociale; mentre all’Associazione Famiglie e Centro Sociale Anziani “La Svolta” viene assegnata anche la custodia e la pulizia del giardino, del campo da calcetto e delle aree pertinenti.
Infine, al “Centro Sociale e Culturale per anziani” di Sugano e al “Centro Sociale e Culturale per Anziani” di Canale viene affidata la custodia e pulizia dei bagni pubblici delle rispettive frazioni in occasione di festività e necessità straordinarie concordate con l’Amministrazione Comunale, oltre alla custodia (apertura e chiusura) dei civici cimiteri frazionali.
Sulle cinque convenzioni che il Consiglio Comunale hanno avuto una trattazione in forma unificata, l’assessore ai Servizi Sociali, Cristina Croce ha espresso “soddisfazione per il lavoro portato avanti nell’ambito della riorganizzazione e regolarizzazione di attività in immobili pubblici. Dopo la convenzione con le associazioni ‘Andromeda’ l’Unitre ed altre associazioni che operano nel complesso comunale di viale 1° maggio ad Orvieto Scalo, dopo anni di stallo siamo riusciti a portare in approvazione queste convenzioni relative a 5 dei 7 centri sociali per anziani. Da questo pacchetto restano ancora esclusi i centri sociali di Orvieto Scalo e Sferracavallo dove interagendo in quelle strutture anche alcune associazioni sportive vanno definite le unità delle utenze, convenzioni che però entro l’anno corrente saranno anch’esse completate”.
L’assessore ha quindi illustrato i passaggi salienti delle convenzioni, ovvero: “l’amministrazione comunale si propone di sviluppare iniziative di promozione e prevenzione che favoriscono l’integrazione sociale e che al contempo rappresentano attività socialmente utili. Nel Comune di Orvieto gli anziani rappresentano una parte rilevante della popolazione (oltre ¼ della stessa), essendo il tasso di invecchiamento tra i più alti della regione dell’Umbria e d’Italia, in riferimento agli ultrasessantacinquenni.
La popolazione anziana, di età superiore ai 65 anni, in considerazione del generale miglioramento delle condizioni di vita sia sotto il profilo sanitario, psico-fisico che socio-culturale, necessita di opportunità ed occasioni che valorizzino e rendano l’anziano protagonista e soggetto attivo della vita sociale della città. Quindi, tra i programmi delle politiche sociali e culturali di questa Amministrazione Comunale rientra la promozione di interventi con e per gli anziani, che tendano sempre più a mantenerli all’interno di spazi vitali che ne evitino l’isolamento e l’esclusione dalla vita sociale, così come precisato nel Piano sociale di Zona di questa Zona Sociale. E’ intendimento dell’Amministrazione quindi, favorire e sostenere tali forme di aggregazione sociale individuando gli strumenti ed azioni che permettano la valorizzazione delle risorse umane della popolazione anziana”.
“A ciascuna delle Associazioni – ha aggiunto – sono stati concessi in comodato d’uso dei locali facenti parte di immobili di proprietà comunale. In base alla normativa nazionale e regionale gli Enti Pubblici possono stipulare convenzioni con le organizzazioni di promozione sociale iscritte nello specifico Registro Regionale per il perseguimento delle finalità culturali, ricreative e di utilità sociale, attraverso la stipula di apposite convenzioni della durata di 1 anno che disciplinano l’affidamento di tali attività. Per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla convenzione, il Comune si fa carico degli oneri relativi alla sede dove poter svolgere e coordinare le attività oltre ad una serie di impegni economici; inoltre, assume a proprio carico l’onere della copertura assicurativa a favore dei soggetti delle organizzazioni impegnati nelle attività inserite nelle convenzioni, per tutti i rischi derivanti da esse derivanti. Sono in capo alle Associazioni, invece, gli oneri relativi alle utenze, alla manutenzione ordinaria ed alla custodia e pulizia dei locali. Al fine di una verifica periodica dei risultati raggiunti, sarà compito dell’Associazione produrre all’Amministrazione Comunale di Orvieto, con scadenza annuale, una relazione dell’attività svolta e della relativa rendicontazione delle spese sostenute”.
“Per lo svolgimento delle attività indicate in convenzione – ha concluso – ciascun Centro deve garantire una apertura della propria sede per 6 giorni alla settimana, per un minimo di 5 ore giornaliere, articolate durante l’arco della giornata, mettendo a disposizione un numero sufficiente di propri aderenti, tale da garantire la riuscita dell’iniziativa, rendendosene sotto il profilo della buona e corretta gestione dei servizi conferiti. L’utilizzazione dei locali messi a disposizione dovrà essere conforme al buon uso, tale da non arrecare danni ai locali e alle attrezzature di proprietà comunale. Ogni Associazione, infine, si impegna a mantenere i locali e le attrezzature di proprietà comunale ivi esistenti, in condizione di funzionalità e si impegna a risarcire al Comune di Orvieto i danni diversi da quelli dipendenti dall’uso, eventualmente provocati al patrimonio comunale per colpa o dolo del personale e da terzi di cui si debba rispondere”.
– Dibattito –
Roberta Tardani (Forza Italia): “vorrei precisare che le convenzioni vennero portate in Consiglio anche nel 2012 – allora il Cons. Germani si astenne – poi però, in considerazione che c’erano dei problemi proprio sui contatori per l’attribuzione dei costi dei vari consumi, la questione venne sospesa. Chiedo quindi se il problema dei contatori è stato risolto e mi riservo di votare favorevolmente dopo avere visto le firme effettive sulla convenzione”.
Roberta Cotigni (Per andare avanti): “ringrazio l’Assessore Croce e sono soddisfatta del lavoro fatto perché per il Comune si tratta di un bel risparmio in termini di costi, perché si danno risposte agli anziani e per le attività svolte dai centri sociali a favore della collettività”.
Paolo Maurizio Talanti (PD): “esprimo il plauso all’Assessore che ha improntato un dialogo costruttivo con le associazioni che gestiscono i centri sociali e con una parte così importante della nostra popolazione che è quella anziana nello spirito dell’amministrazione condivisa”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “l’Assessore dice che il Comune si sgrava del costo delle utenze dell’energia elettrica, poi però dice che ci sono partite di giro per pagare energia elettrica (Andromeda e La bocciofila) quindi resta il fatto che il Comune sostiene degli oneri per l’energia. Resta anche il fatto che sono rimasti fuori i centri sociali maggiori: Sferracavallo e Orvieto Scalo quindi non diciamo che abbiamo fatto gli accordi con tutti i centri. Anche quattro anni fà le convenzioni prevedevano attività a favore della collettività, ma ci furono soggetti che non firmarono. E’ questa la vera sfida. Auguro all’Amministrazione di riuscirci”.
Martina Mescolini (PD): “le convenzioni sono positive e sono il frutto di un lavoro di concertazione con i presidenti dei vari circoli che è partito da tempo e che oggi possiamo verificare. Va precisato che la procedura prevede che le convenzione vengono prima approvate in Consiglio poi firmate dei vari circoli. Sui contenuti va detto che si è riusciti ad andare alla razionalizzazione dei costi, se prima si prevedeva che il 100% dei conti venivano coperti dal Comune, oggi non è così, seppure si mantiene il 33% come contributo di sostegno a questa tipologia di centri sociali che, sul nostro territorio, devono portare avanti attività specifiche nell’ottica dell’invecchiamento attivo. Altrettanto importante il principio del monitoraggio e della verifica”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “il tema è spinoso non per la valenza dei centri sociali che sono importantissimi, ma perché hanno un costo per la comunità quindi chi li gestisce non potrà mai ottenere degli utili importanti. E’ però giusto che il Comune intervenga. Chiedo all’Assessore se si è accertata che questi accordi siano effettivamente sostenibili e non vadano a ricadere sugli utenti dei centri stessi, mi riferisco all’aumento del costo della tessera o delle consumazioni. Questo è più importante se si considera che gli utenti sono gli anziani. Annunci l’astensione. Quanto all’andamento del Consiglio Comunale è curioso notare che dalla maggioranza solo Cotigni ha lodato il lavoro della Commissione, mentre dal PD non si è levato alcun commento. Capisco che i centri sociali possono essere un serbatoio di consensi ma, per favore, ridimensioniamo il tutto!”.
Lucia Vergaglia (M5S): “credo che sicuramente l’Assessore abbia verificato la firma delle convenzioni. Vorrei invece sapere se questi requisiti riguardano l’esistente e si riferiscono solo agli anziani oppure guardano anche a potenziali altre utenze più giovani? Intendo dire, le convenzioni sono una fotografia dell’esistente o possono avere una prospettiva futura per altre situazioni prossime venture?”.
Andrea Taddei (PD): “il sociale come la sanità sono aspetti importanti. Sulle liste d’attesa in sanità eravamo già usciti con un documento mentre per i centri sociali c’è stato un percorso. A proposito dei contatori mi limito a dire che, talvolta, aspettare per decidere, è la strada per non risolvere i problemi. Questo modo di operare è giusto per portare a compimento cose che erano rimaste aperte”.
Replica dell’assessore Croce: “comprendo il nervosismo di Tardani per il fatto che si stanno portando a compimento alcune questioni non risolte in passato. Forse ha dimenticato che la problematica nasceva proprio dall’Amministrazione, nel senso che nelle convenzioni di andavano ad aggravare le stesse casse comunali. Gli uffici stanno lavorando e siamo vicini anche alla conclusione della questione dei contatori.
Pere chiarezza ricordo che il Comune di Orvieto interviene tramite i seguenti impegni: oneri relativi alla manutenzione straordinaria delle sedi; erogazione dei contributi della Regione dell’Umbria e destinati ai Centri Sociali Anziani, come previsto dal Fondo Sociale Regionale di cui alla L.R. 11/2015; erogazione di un contributo annuale a sostegno delle attività di ogni Centro composto da: una quota pari al 33% dei costi delle utenze (riscaldamento, acqua ed energia elettrica) che sono tutte a carico delle associazioni e che vengono documentati annualmente; una quota pari ad € 0,50 ad iscritto al Centro; un bonus pari ad € 500,00 per lo svolgimento delle attività previste. Confermo che il progetto è più ampio ed aprirà ad altre aggregazioni”.
– Dichiarazione di voto –
Tardani: “il mio intervento non era polemico nei confronti dell’Assessore ed è stato frainteso. Durante la passata Amministrazione, i centri anziani si contrariarono perché noi avevamo stabilito un tetto massimo pagato dal Comune. Sicuramente il percorso seguito dall’attuale Amministrazione è più agevolato. Conoscendo la storia e la procedura ed i meccanismo, mi astengo e attendo di vedere gli sviluppi e i risultati”.
Cotigni: “non capisco tutte queste polemiche. Votiamo una cosa giusta senza troppe preconcetti”.
Sacripanti: “non stiamo sottoscrivendo l’accordo ma l’atto unilaterale del Comune per andare alla firma degli accordi. Anche quattro anni fa avevamo le carte in regola ma poi gli accordi non furono firmati. Credo che abbiamo il diritto di esprimere delle riserve”.
Olimpieri: “quando si parte di Sociale non si intendono le convenzioni, ma anche il fatto che la Regione nel 2016ha tagliato al nostro Comune 250 mila euro. Questo per me è il Sociale! Annuncio l’astensione in attesa di verificare che questo entusiasmo dell’Amministrazione si materializzi”.
Timperi: “noto imbarazzo nel riconoscere a questa Amministrazione dei meriti. Sarebbe meglio dire su cosa la convenzione sia carente. Ringrazio l’Assessore per il lavoro fatto. Favorevoli”.
Vergaglia: “è innegabile che all’interno della maggioranza si tenda al reciproco scambio di complimenti. Bene mettere a posto l’esistente ma per il futuro è necessari pensare a quello che potrà avvenire anche per altre fasce di utenza. Penso alla riattivazione del Centro Studi Gianni Rodari. Non giudico le pregiudiziali di posizione. Ho fiducia che il provvedimento che oggi ci viene sottoposto sia giusto, salvo verificare il contrario se si dovessero presentare delle problematicità”.