Riceviamo e pubblichiamo da Partito Comunista Italiano – Federazione Provinciale Terni
A Orvieto arrivano Bocciature pesanti, sicuramente quella del consiglio di stato Sez. Quarta che con ordinanza n° 3298/2016 del 20 luglio 2016, ha bocciato la perizia fatta dall’ingegnere dell’ufficio Energia della regione Umbria che avrebbe impedito l’apertura del 3° Calanco della discarica, ha un peso grandissimo.
Siamo semplicemente sconcertati del fatto che la regione abbia delegato la persona sbagliata a redigere tale perizia, giacché lo stesso consiglio di stato già nel 2015, con ordinanza n° 5018, chiedeva alla regione di far redigere perizia ad un ingegnere del Servizio Urbanistica, un errore gravissimo. Siamo altrettanto sconcertati dal fatto che a causa di tali errori, oggi Orvieto più che mai potrebbe divenire sempre più pattumiera dell’Umbria e dell’Italia centrale. Il Sindaco Germani deve scegliere una volte per tutte da che parte stare. A parole sembra essere contro qualsiasi ampliamento della discarica ma ora servono fatti.
Fatti che non si sono visti per nulla e che lasciano libero arbitrio al pensiero degli Orvietani sul comportamento e della Regione e del Comune su questa vicenda oggi divenuta, per negligenze, una spada di Damocle pendente sulla città di Orvieto, spada ora nelle mani dell’università della Tuscia di Viterbo, Facoltà di scienze Forestali e Ambientali, nuovo delegato a redigere nuova perizia dal consiglio di stato. Ci aspettiamo che il Rettore del dipartimento Ambiente di detta università, nomini periti neutrali e scevri da qualsiasi legame o collegamenti con tutti gli attori interessati da questa vicenda.
Aspettiamo quanto prima dal Sindaco una presa di posizione forte, sostenuta anche dalla nuova commissione ambiente appena nominata, presieduta dalla consigliera Mescolini e dal Coordinatore dell’ANCI in Umbria della Consulta Energia, Ambiente e sistema idrico, quindi un ruolo importante e forte all’interno dell’associazione nazionale dei comuni Umbri, che siede anche in consiglio comunale, Talanti, che certamente potrebbe dire la sua. Oggi in consiglio comunale siedono alcune persone che hanno vissuto tutto l’iter legato alla scellerata scelta politica di vendere la Discarica, codeste persone hanno una doppia responsabilità e a loro si chiede lo sforzo maggiore per rimediare a questo grave errore. Chiediamo al sindaco che erroneamente ha sempre sottovalutato la nostra azione, di valutare la possibilità di cambiare la destinazione d’uso ad area agricola del terreno dove si vorrebbe aprire il terzo calanco.
Confidiamo in una convergenza di tutte le forze politiche affinché assieme si riesca a impedire che Orvieto sia centrale e strategica nel piano regionale dei rifiuti, noi stiamo già facendo da qualche tempo la nostra parte.