ORVIETO – Il ministro dei beni e delle attività culturali Dario Franceschini ha firmato il decreto per l’istituzione del primo Distretto turistico culturale interregionale dell’Etruria meridionale. “Un risultato che è stato possibile – commenta il sindaco, Giuseppe Germani – grazie alla sinergia attivata tra i Comuni di Orvieto, Viterbo e Chiusi, d’intesa con le Regioni Umbria, Lazio e Toscana e dalle imprese del settore che operano nei territori interessati, per riqualificare e rilanciare l’offerta turistica a livello nazionale e internazionale, lo sviluppo delle aree e dei settori del Distretto, migliorare l’efficienza nell’organizzazione e nella produzione dei servizi; ma anche assicurare garanzie e certezze giuridiche alle imprese che vi operano con particolare riferimento alle opportunità di investimento, accesso al credito, semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni”.
“Orvieto – aggiunge – ha portato in questa progettualità il lavoro realizzato negli ultimi due anni all’interno del progetto ‘Area Interna Sud Ovest Orvietano’ che, in questo nuovo strumento del Distretto turistico culturale ha trovato piena accettazione, cogliendo perfettamente alcune delle opportunità che l’esperienza del ‘fare rete’ può dare ad un territorio in termini di valore aggiunto. Questo metodo di lavoro ha permesso di risolvere anche le parti burocratico-amministrative in tempi rapidissimi poiché tutti i Sindaci e i Comuni facenti parte, hanno ormai acquisito la consapevolezza che lavorando insieme i risultati sono maggiori. Ringrazio per questo tutti i Sindaci dei Comuni dell’Area che hanno partecipato a questo sforzo”. “Un’occasione storica” l’ha definita l’onorevole Giuseppe Fioroni.
“Il ministro Franceschini – dice – mi ha comunicato di aver firmato il decreto che istituisce il primo distretto turistico culturale interregionale, dell’Etruria meridionale. Una occasione storica per gli oltre 250 comuni che ne fanno parte , appartenenti alle regioni Lazio, Toscana, Umbria. Un sentito ringraziamento ai presidenti Marini, Rossi, Zingaretti, per la rapidità e l’incisività con cui hanno approvato con delibere di giunta il progetto.
Un plauso particolare ai comuni di Viterbo, Orvieto e Chiusi, per la determinazione con cui hanno promosso l’iniziativa ed a tutti comuni che hanno aderito. Grazie alla rete di imprese “EtruscanLife” che ha condiviso questo progetto e le sue prospettive. Infine un grazie al ministro Franceschini, ai suoi uffici alla direzione per il turismo, che hanno dimostrato una grande efficienza ed efficacia. Il ministro con la sua azione ci consegna uno strumento di governo per un area vasta, capace di promuovere non solo turismo e cultura, ma creare sinergie di sviluppo territoriale di impresa e di marketing territoriale, superando i confini geografici e riconoscendo una omogeneità ed un brand, che farà e sarà la forza dei nostri territori. Uno strumento che supera le province ed integra le regioni, valorizzando la ricchezza comune locale, ma aprendosi con una comune sinergia ai processi globali. Grazie ministro, oggi abbiamo uno strumento che ci consente di mettere mano all’aratro del nostro futuro, senza guardare indietro, ma solo al domani”.
I principali obiettivi e progetti da perseguire attraverso il Distretto sono:
– aumentare la competitività turistica del territorio della Etruria Meridionale attraverso l’interazione sinergica tra le risorse attrattive primarie (ambientali, culturali e ricettive), le infrastrutture che ne consentono la fruibilità ed il sistema delle imprese che erogano servizi di interesse turistico, realizzando, nel contempo, le condizioni per un concreto prolungamento della stagione turistica, favorendo la messa in campo di azioni e promozioni finalizzate alla destagionalizzazione delle attività. Valorizzare le aree dell’entroterra anche attraverso interventi volti a favorire il recupero delle aree archeologiche, dei borghi antichi, dei beni culturali e paesaggistici nonché lo sviluppo del settore agroalimentare, al fine di consentire una diffusa distribuzione dei flussi turistici nell’intero territorio dell’Etruria Meridionale;
– attuare interventi necessari alla riqualificazione delle strutture ricettive e degli esercizi pubblici e commerciali secondo modelli costruttivi e qualitativi coerenti all’adeguamento dell’offerta turistica urbana e territoriale a più elevati standard architettonici, estetici e di sostenibilità ambientale;
– sostenere attività e progetti di aggregazione e di integrazione tra le imprese turistiche, agrituristiche, anche favorendo una più stretta interazione tra i territori, utilizzando a tale scopo le tradizioni della cultura anche alimentare del territorio;
– promuovere un piano strategico unitario del territorio, integrando gli eventuali piani strategici o master-plan in fase di elaborazione nei diversi territori;
– promuovere l’integrazione e lo sviluppo delle infrastrutture dei trasporti (ferrovia, autolinee, aeroporto), quale elemento decisivo di supporto agli afflussi turistici;
– sviluppare interventi di riqualificazione urbana ed archeologica con criteri di sensibile riduzione del traffico veicolare e incremento di aree verdi e ciclabili;
– attuare conseguenti interventi di rimodulazione delle direttrici di traffico urbano e di sensibile ampliamento della disponibilità di parcheggi, anche interrati nelle aree di maggiore presenza turistica, incrementando al contempo i collegamenti con i parcheggi più decentrati;
– realizzare elaborazioni statistiche a supporto delle strategie di promozione e commercializzazione dei prodotti del Distretto;
– meglio integrare gli “Hub turistici” del Distretto con il sistema turistico e ricettivo;
– sviluppare e riqualificare l’offerta dei parchi archeologici e tematici;
– rendere coerenti le suddette progettualità con le politiche di sostenibilità energetica e ambientale;
– attuare, a sostegno delle suddette progettualità, le misure di razionalizzazione, semplificazione amministrativa e di riduzione degli adempimenti burocratici, prospettati, anche a titolo sperimentale, nelle vigenti leggi, ovvero promuovere modifiche normative ai medesimi fini, nel pieno rispetto delle garanzie a tutela della qualità del lavoro in applicazione dei CCNL sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali comparativamente più rappresentative e in coerenza con il perseguimento di azioni concrete per promuovere la legalità e contrastare il lavoro nero e illegale; effettuare studi e ricerche sul territorio finalizzate alla sua valorizzazione e comunicazione anche attraverso le nuove tecnologie.