ORVIETO – È tornato al Teatro Luigi Mancinelli di Orvieto “L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, spettacolo che nel 2000 aprì la stagione teatrale orvietana; di quella realizzazione, nata dalla collaborazione fra il Settore Giovani della Compagnia della Luna di Nicola Piovani (che ne curò le musiche) e l’Associazione TeMa, Alessio Tempesta fu attore protagonista e regista.
A quelle recite fu presente il maestro Riccardo Cambri, che rimase particolarmente colpito dalla qualità offerta da suggerire – a ben 15 anni di distanza – alla signora Aura Cintio, attuale Presidente di “Orvieto contro il Cancro”, di riproporre L’uomo dal fiore in bocca nella ricorrenza del primo ventennale di vita della meritoria associazione.
Tempesta ha accettato la proposta realizzando una messinscena completamente nuova ed ancor più suggestiva, con lo scopo di contribuire alla raccolta fondi a favore di OCC. In questa rinnovata versione, il cast è stato completato da Alberto Romizi, un indovinato e ben calibrato “pacifico avventore”, da Andrea Martina Tiberi, convincente nella sua interpretazione della “moglie” dolorosamente innamorata, e dal maestro Riccardo Cambri, che ha eseguito intense musiche d’ambiente.
Le due recite previste, che hanno registrato il tutto esaurito, si sono realizzate presso lo splendido Ridotto del Teatro Mancinelli, messo a disposizione con rara sensibilità della Associazione TeMa e dalla Presidente Sabrina Ceprini; molte altre sono state le persone di buona volontà che hanno contribuito, a vario titolo, all’allestimento della pièce.
Lo spettacolo ha avuto un successo clamoroso; applausi scroscianti ed emozionati hanno premiato tutti gli interpreti. Alessio Tempesta ha confermato lo straordinario talento che da sempre gli è riconosciuto; ha saputo far rivivere la novella di Pirandello con una interpretazione di tale strepitosa intensità da essere immediatamente avvicinato alle performances dei più brillanti nomi del teatro nazionale che si sono cimentati ne L’uomo dal fiore in bocca. Certamente, gli appassionati di teatro meriteranno ulteriori recite di quella che è stata una serata unica ed irripetibile.
(Foto di Giacomo Guazzaloca)