ORVIETO – Il consiglio comunale ha trattato la questione dell’area produttiva nella zona industriale di Fontanelle di Bardano a seguito dell’interrogazione della consigliera Lucia Vergaglia (M5S) che ha chiesto “un rapporto sintetico dello stato delle crisi industriali negli insediamenti dell’area in questione e se, in ordine a tali crisi, quali iniziative andate a buon fine fossero state formalmente proposte dall’amministrazione comunale”.
L’interrogante ha fatto presente che “la città di Orvieto è stata un punto di riferimento territoriale nello sviluppo industriale, in special modo nell’elettronica avanzata orientata al broadcasting con l’esperienza Itelco–Electrosys, nelle acque minerali con le fonti del Tione e gli impianti di imbottigliamento e nel campo del confezionamento sartoriale con Sphera-Mmanifatture e Grinta.
Oggi la situazione è ancora più drammatica: alla Electrosys attualmente sono in forza 24 lavoratori su 51. Per vari motivi abbiamo assistito al fallimento di tante di queste esperienze tra le quali proprio quelle citate, con gravi perdite di PIL locale e di posti di lavoro, oltre che la perdita delle aziende stesse con i relativi patrimoni materiali ed immateriali in termini di know how e di riconosciuta esperienza nel settore.
L’onere di pianificare, governare e programmare le iniziative atte al sostegno imprenditoriale ed in particolare allo sviluppo economico della città è una delle responsabilità in capo all’Amministrazione e all’Assessorato dove sono concentrate la gran parte delle deleghe che darebbero una svolta di sviluppo alla città. Stigmatizzo quindi una totale disattenzione dell’Istituzione verso tutte le aziende e vorrei conoscere in tutto ciò il ruolo dell’Amministrazione Comunale”.
Il Sindaco, Giuseppe Germani ha risposto: “sulla situazione di Electrosys sono state fatte due azioni: alla Regione Umbria abbiamo chiesto un incontro urgente per verificare il rispetto degli atti sottoscritti fra la Regione stessa e la nuova proprietà a seguito della conclusione di un’altra situazione aziendale critica; inoltre, abbiamo convocato per la prossima settimana la nuova proprietà al fine di verificare quale è la situazione del piano industriale dell’azienda. Risulta che dovevano essere 51 i dipendenti occupati mentre invece alcune unità sono state licenziate ed è stata eliminata una parte di attività afferente alle loro funzioni con nuove conseguenti problematiche. Come Amministrazione stiamo portando avanti quanto ci compete con azioni di sviluppo dell’area in un costante confronto con le categorie imprenditoriali. Forse nei prossimi giorni si chiude l’operazione ex Grinta per il tessile, ma il vero tema è quello della messa a disposizione degli strumenti per la ripresa economica”.
La Cons.ra Lucia Vergaglia si è dichiarata: “non soddisfatta, sia della risposta sia di chi l’ha data. Non trovo giusto che sia il Sindaco a rispondere alle nostre domande quando c’è un Assessorato preposto. Noi notiamo una mancanza di programmazione e la non vicinanza delle Istituzioni ai lavoratori”.