Questa mattina alle 5.27 la terra è tornata a tremare ai confini tra Umbria e Lazio con una scossa di magnitudo 3.2 ad una profondità di 5 chilometri ed epicentro localizzato a Castel Giorgio e quindi avvertita nitidamente un po in tutto il comprensorio orvietano.La scossa è stata seguita da altre ben 11 eventi di minore intensità di cui 5 al di sopra di magnitudo 2 registrati dai sismografi dell’INGV.E’ stati riaperto immediatamente il C.O.C. a Castel Giorgio presso le Scuole elementari e la Sala Operativa della Protezione Civile a Bardano da dove sono partite le squadre di volontari per effettuare i primi controlli sulle abitazioni e verificare l’eventuale presenza di situazioni di pericolo o di danni alle persone.Molta paura, gente in strada ma per fortuna nulla di rilevante dal punto di vista delle infrastrutture. A Castel Giorgio presso il C.O.C. sono presenti volontari della Protezione Civile Intercomunale, Carabinieri,Polizia di Stato e stanno per giungere le squadre dei Vigili del Fuco di Terni per effettuare alcune verifiche strutturali e ambientali nei siti più a rischio.Dopo un silenzio relativo nella giornata di ieri come preannunciato nella lunga diretta televisiva streaming di TeleOrvietoWeb dall’esperto dell’INGV era prevedibile una ripresa dell’attività sismica che statisticamente rientra nei parametri e modelli storici di eventi simili. A Castel Giorgio sono stati istituiti due punti di accoglienza per quelle persone che in attesa di una plausibile normalizzazione della situazione preferiscono trovare riparo in luoghi più sicuri della propria abitazione. I due centri sono la Palestra Comunale e il locale Centro Pastorale della Diocesi.
Le tortucce orvietane
rubrica a cura di Angelo Spanetta BREVE STORIA GASTROSOFICA DELLA GASTRONOMIA in tre puntate - prima puntata La storia della...