ORVIETO – Approvato all’unanimità dal consiglio comunale l’ordine del giorno proposto dalla consigliera Lucia Vergaglia (M5S) attraverso il quale si da mandato al sindaco e la giunta di dichiarare l’importanza del Centro e del Premio Gianni Rodari quale eredità storica moderna, di rilanciarne le attività e di costituire in osservatorio la Commissione Consiliare, conferenza dei capigruppo a cui comunicare le iniziative e le attività dell’amministrazione in ordine al premio ed al centro stessi.
Le premesse dell’atto sono state illustrate dalla proponente Vergaglia che ha affermato: “Orvieto ha ospitato numerose edizioni del Premio alla fantasia Gianni Rodari – Città di Orvieto sin dal 1984, dedicato alla memoria del famoso scrittore di opere per l’infanzia, e non solo, Gianni Rodari. Il Centro Studi Gianni Rodari nasce nel 1987, per iniziativa del comune di Orvieto e della vedova Rodari, Maria Teresa Ferretti, in seguito alla prima edizione del Premio alla fantasia Gianni Rodari – Città di Orvieto , tenutosi tre anni prima.
Tale centro nasceva col proposito di realizzare iniziative culturali e formative che valorizzino la creatività, la fantasia e il senso civico delle giovani generazioni e promuovere gli studi su Gianni Rodari scrittore, giornalista, intellettuale e raccogliere l’intera produzione letteraria e giornalistica.
Nel 2005, infine, è stata realizzata nelle sale affrescate del palazzo Comunale di Pistoia Rodari nel mondo. Mostra delle opere di Rodari in lingue straniere a cura del Centro Studi Gianni Rodari di Orvieto, in occasione del 25° anniversario della scomparsa del grande scrittore ”.
“La riattivazione del Consiglio di Amministrazione del Centro Studi Gianni Rodari – ha concluso la Vergaglia – è forse la cosa più bella di questo odierno Consiglio. Anche in questo caso vigiliamo perché altri possono appropriarsi di questo patrimonio. Ringrazio i colleghi della minoranza che mi hanno indicato a far parte del CdA come rappresentante del Consiglio Comunale. E’ un onore. Dobbiamo rendere Orvieto culturalmente appetibile. Lanciamo idee nuove. Oggi abbiamo i canali tematici per i bambini. L’occasione c’è. quindi andiamo avanti ”.
*** Segue Dibattito ***
Maria Flavia Timperi (PD): “ Ringrazio Vergaglia perché su questo ordine del giorno ci troviamo d’accordo, perché il Centro Studi Gianni Rodari è un pezzo di quel disegno di città della cultura verso cui Orvieto deve proiettarsi in termini di beni materiali e immateriali, senza disperdere un patrimonio. La storia è travagliata e, al di là delle responsabilità di ciascuno, è un obiettivo di cui condivido la necessità di impegnarsi verso una risorsa che questa città ha l’onore e il dovere di valorizzare. Come per Rodari penso ad altre figure di spicco nella nostra città, penso al pittore Livio Orazio Valentini a Piergiorgio Maoloni. Penso che tutto questo doveva far parte di un unico disegno come strumento di crescita e promozione del territorio.
Gianni Rodari, in particolare, ha contribuito al rinnovamento della letteratura per l’infanzia portando nel Paese il respiro della grande cultura europea. Il Centro Rodari di Orvieto possiede quasi tutte le pubblicazioni italiane e straniere su di lui, quindi dobbiamo metterci al lavoro per ridare ruolo e visibilità a questo scrittore importantissimo magari pensando anche ad un Festival della letteratura e dell’illustrazione a lui dedicato ”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “Attendevamo la giornata di oggi per far ripartire, dopo molti anni, il Centro Studi Gianni Rodari che doveva essere punto di riferimento a livello nazionale. E’ nostra intenzione ridare slancio a questo rinnovato progetto, c’è molto da fare e da lavorare sperando di trovare investimenti per far sì che vi sia sviluppo nel futuro nel nome di Rodari ”.
Replica Vergaglia: “ E’ veramente una grandissima opportunità. Viviamo dei tempi in cui c’è grande sensibilità verso la cultura accessibile. Anche per i soldi penso che ci possono essere buone prospettive, se ci si impegna puntando all’innovazione. E’ importante reinnestare un circuito virtuoso che parte dai cittadini e dalla biblioteca comunale. Le idee da sviluppare ci sono. Mi auguro che si riparta già dal Premio dedicato a Gianni Rodari, da collocare possibilmente in un periodo dell’anno che non interferisca con altri eventi ”.