ORVIETO – Il consiglio comunale ha approvato (7 favorevoli: consiglieri di maggioranza, 4 astenuti: Sacripanti, Tardani, Olimpieri, Luciani) il Regolamento di “Funzionamento ed accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie” che verrà adottato da tutti i Comuni della Zona Sociale n. 12, assumendo così, una validità di Ambito e funzionale alla gestione associata dei servizi, i cui destinatari sono tutti coloro che, residenti nei comuni della Zona Sociale n. 12, fanno richiesta di prestazioni sociali e socio-sanitarie agevolate.
Gli interventi ricompresi nel Regolamento – approvato il 12 aprile scorso dalla Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale dell’Orvietano e portato alla partecipazione e condivisione di Organizzazioni Sindacali, CAF, Patronati e Associazioni del territorio in tempo utile per l’avvio della sperimentazione da effettuarsi nella seconda metà del 2016 – sono finalizzati alla prevenzione del disagio e della marginalità sociale, al contrasto della povertà ed alle diverse forme di esclusione e difficoltà sociali, economiche, relazionali, tali da non garantire il soddisfacimento dei bisogni primari e una condizione di vita non dignitosa, e a tutela delle fasce fragili di questa comunità locale.
Le prestazioni sociali e socio-sanitarie da assoggettare in base alla normativa ad ISEE, saranno definite secondo il Regolamento dalle Giunte Comunali della Zona Sociale, con apposito atto da emanarsi entro il 30 novembre di ogni anno.
Esse riguardano: interventi economici di sussistenza; rimborsi spese; assistenza alle vittime del delitto; prosecuzione di maternità a rischio sociale; interventi a vittime di violenza; soggiorni climatici per disabili adulti e minori; assistenza domiciliare socio-assistenziale e socio-sanitaria; contributi per assistenti familiari e al sostegno delle cure familiari; frequenza a centri e Comunità diurne; fornitura di pasti a domicilio; pedicure a domicilio; integrazioni rette per anziani in residenze socio-sanitarie e socio-assistenziali; trasporto sociale a chiamata, per la frequenza ai centri socio-riabilitativi e trasporto scolastico per alunni disabili; contributi alle famiglie per affido di minori; interventi per le emergenze abitative; rilascio di tessere speciali di trasporto locale; servizio mense e servizio di trasporto scolastico.
La stessa Conferenza dei Sindaci si è espressa positivamente sull’escludere dalle prestazioni assoggettate ad ISEE, tutti gli interventi a tutela dei minori: assistenza socio-educativa, integrazione/assistenza scolastica, pagamento rette per inserimenti in strutture a ciclo diurno o continuativo a seguito di allontanamento dalle famiglie.
Il Regolamento, infine, ha carattere sperimentale per un periodo di sei mesi dalla data dell’approvazione e sarà soggetto a verifica ed eventualmente a modifiche e/o integrazioni qualora se ne riscontrassero criticità e difficoltà applicative, sia di carattere amministrativo sia economico. Tale carattere sperimentale è supportato anche dalla volontà della Regione dell’Umbria di procedere alla elaborazione di un Regolamento regionale di applicazione dell’ISEE sulle prestazioni socio-sanitarie previste nel Piano per la non autosufficienza (PRINA) che comporterebbe la necessità di un modello unico di applicazione delle modalità di compartecipazione dell’utenza ai costi delle prestazioni.
Presentando l’argomento all’Assemblea, la vice sindaco e assessore ai Servizi Sociali, Cristina Croce ha ricordato che “il Comune di Orvieto come gli altri comuni della Zona Sociale n. 12, tra gli strumenti di gestione dei servizi sociali previsti nell’aggiornamento del Piano Sociale di Zona redatto aveva adottato nel 2003, due regolamenti: il Regolamento di gestione dei servizi socio-assistenziali e il Regolamento di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni agevolate (I.S.E.E.).
Le norme regionali e nazionali che stanno alla base dei due regolamenti, hanno subito profonde modifiche con l’emanazione, da un lato della L.R. 11/2015 ‘Testo unico in materia di sanità e servizi sociali’ e dall’altro con l’uscita del D.P.C.M. 159/2013 ‘Regolamento concernente la revisione della modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE)’.
Di qui l’esigenza di un adeguamento che ha portato ad una nuova stesura delle regole che livello locale possano garantire una applicazione corretta e puntuale della nuova normativa regionale e nazionale in materia sociale.
Per ragioni di funzionalità, per facilitare la conoscenza delle procedure amministrative e renderle trasparenti, si è ritenuto opportuno procedere alla stesura di un unico Regolamento che prevedesse sia gli aspetti di funzionamento e gestione dei servizi, sia quelli di accesso alle prestazioni sociali in genere e a quelle agevolate in particolare. Nel mese di marzo l’Ufficio di Piano della Zona Sociale ha effettuato una valutazione di carattere amministrativo e tecnico sulla proposta di Regolamento unico, che si è conclusa con un parere favorevole. Si è quindi pervenuti alla stesura del Regolamento di ‘Funzionamento ed accesso alle prestazioni sociali e socio-sanitarie’, che verrà adottato da tutti i Comuni della Zona Sociale, assumendo così, come i precedenti regolamenti, una validità di Ambito funzionale quindi alla gestione associata”.
“Per prestazioni sociali agevolate – ha aggiunto – si intendono le prestazioni sociali non destinate alla generalità dei soggetti, ma limitate a coloro che sono in possesso di particolari requisiti di natura economica, ovvero prestazioni sociali non limitate al possesso di tali requisiti ma comunque collegate nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche, fermo restando il diritto ad usufruire delle prestazioni e dei servizi assicurati a tutti dalla Costituzione e dalle altre disposizioni vigenti.
L’indicatore della situazione economica equivalente (I.S.E.E.) è quindi lo strumento di valutazione, attraverso criteri unificati, della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni sociali agevolate.
La determinazione e l’applicazione dell’indicatore ai fini dell’accesso alle prestazioni agevolate, nonché la definizione del livello di compartecipazione al costo delle medesime, costituisce livello essenziale delle prestazioni, fatte salve le competenze regionali in materia di politiche sociali e socio-sanitarie e fermo restando le prerogative dei Comuni.
Gli interventi riferibili al Regolamento sono finalizzati alla prevenzione del disagio e della marginalità sociale, al contrasto della povertà ed alle diverse forme di esclusione e difficoltà sociali, economiche, relazionali, tali da non garantire il soddisfacimento dei bisogni primari e una condizione di vita non dignitosa, e a tutela delle fasce fragili di questa comunità locale.
Il Regolamento ha carattere sperimentale per un periodo di sei mesi e sarà oggetto di verifica anche da parte delle organizzazioni sociali, per poi procedere all’eventuale modifica e/o integrazione qualora si riscontrassero criticità e difficoltà applicative di tipo amministrativo ed economico”.
Sull’argomento non c’è stato dibattito, in sede di dichiarazioni di voto, Stefano Olimpieri (Identità e territorio) ha affermato: “la relazione è esaustiva. Il regolamento va a normare e quindi a tutelare la parte più debole della popolazione che è purtroppo la parte principale del nostro territorio. Un documento che dovrebbe tendere a cercare di bilanciare le disparità sociali. Credo però che, ai vari livelli normativi, si deve mettere mano per rimuovere le disparità oggettive dell’ISEE nel senso di cogliere le oggettive difficoltà di chi pur avendo redditi bassi non può però partecipare ai benefici, a vantaggio dei soliti furbetti del sistema.
Questo è un problema rispetto al quale dobbiamo rispondere se non con i regolamenti previsti dalla norma nazionale. L’ultima Finanziaria prevedeva per le famiglie meno abbienti di non inserire nella dichiarazione redditi l’accompagnamento per i disabili per accedere all’ISEE. Una vergogna per migliaia di famiglie che hanno a carico soggetti disabili, in parte sanata della sentenza del Consiglio di Stato. L’Assessore sta lavorando correttamente ma nel bilancio del nostro Comune, che chiude in avanzo importante, ci sono tagli per il sociale. Nel prossimo assestamento vanno previste delle compensazioni. Ci asteniamo sul documento presentato perché è l’ISEE che non ci piace”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “per le stesse motivazioni annuncio l’astensione. Do atto del buon lavoro svolto da Assessore e dagli uffici, ma per l’ISEE va fatto un lavoro a livello nazionale e regionale che superi le ingiustizie. Concordo sul fatto che a fronte di un buon regolamento dovrebbero corrispondere le risorse”.