“Maestra di ironia” con questa caratterizzazione sabato a partire dalle 10.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto, la Sezione cittadina di F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari ) ha aperto il convegno intitolato alla memoria ed alla figura della Signora Zaira Marchesini, notissima figura di donna orvietana e stimata insegnante elementare.
La manifestazione, dopo l’apertura da parte della Presidente della Sezione Anna Maria TURCHETTI ed il saluto del Sindaco di Orvieto Giuseppe GERMANI, è stata condotta e moderata da Guido BARLOZZETTI ed ha visto la narrazione della vita della Signora da parte del figlio Gianni, la lettura di brani delle poesie scritte dalla Maestra, in vernacolo orvietano ed in italiano, sia da parte del figlio Gianni che di alunni delle 5^ classi delle scuole primarie di Orvieto Scalo e di Orvieto Centro e l’intervento della figlia Teresa con la lettura di una lettera della figlia Anna
Non sono mancati episodi rievocati da chi ha conosciuto l’insegnante ed ha potuto apprezzarne la sagace arguzia, lo spirito indomito e l’infaticabile opera che, soprattutto negli anni 40 e 50 del secolo scorso, hanno visto l’opera delle insegnanti elementari nelle contrade orvietane, in contesti speso aspri e difficili anche solo sotto il profilo logistico.
E’ questo spirito che il convegno ha voluto valorizzare: lo sforzo fatto dalle insegnanti dell’epoca ed in particolare dalla Signora Zaira di raccontare la vita dei bambini dell’epoca, delle loro famiglie, dei loro sogni e delle loro difficoltà, il tutto con un’attenta analisi del tessuto sociale dell’epoca che, oggi, cerchiamo di ricordare e di far conoscere agli alunni delle scuole primarie, ossia i bambini di oggi che raccolgono le testimonianze di vita dei bambini di ieri.
E’ questo il secondo convegno, dopo quello dell’anno scorso dedicato alla signora Lea PACINI, organizzato da F.I.D.A.P.A. sulle donne orvietane e, come si augura la Presidente TURCHETTI, è auspicabile che questo diventi un appuntamento annuale che possa permettere di raccogliere, custodire ed additare alle donne di oggi gli esempi di quanto è stato faticosamente compiuto affinchè tutto il patrimonio di tradizioni che costituiscono buona parte della storia della nostra realtà locale non vada disperso.