Alla marcia c’erano tanti cittadini, c’erano associazioni, c’erano consiglieri comunali e regionali. E c’era il primo cittadino. Senza fascia tricolore ma non era un cittadino qualsiasi. Giuseppe Germani ha preso impegni importanti. Lo ha detto lui. Fin dalla campagna elettorale ha messo fra i primi punti il no ad un futuro per Orvieto con la discarica.
Giuseppe Germani è il sindaco dei cittadini e non il sindaco di una componente politica. E’ il sindaco dei diritti di tutti, delle esigenze collettive. Giuseppe Germani deve essere conseguente alle sue parole. Può farlo, è forte, ha dalla sua parte la città. E non si può fare influenzare da una minoranza che ancora pensa che la discarica ci possa essere o che – come afferma anche un dirigente del Comune – “tanto dall’autostrada non si vede”. Non è una questione estetica. E’ una questione di sicurezza, di salute, di valorizzazione economica del territorio. La discarica deve essere chiusa. Entro il 2020. Ma il tempo è tiranno ed ora non è più possibile tergiversare.
La Regione da un momento all’altro potrebbe definire la fase di emergenza. E se non si attivano atti comunali in tempi rapidissimi alla città, all’istituzione verrà tolta ogni possibilità di scelta. Altri decideranno per noi. Altri si sostituiranno alle istituzioni locali, alla politica locale, ai cittadini e alle associazioni. Se dovesse succedere ci aspettiamo che ogni sindaco, ogni consigliere comunale consegni al Prefetto fascia e mandato.
Il tempo dei buoni propositi non basta più. La Marcia del rispetto e della Bellezza della scorsa settimana ha visto protagonista gran parte della collettività orvietana, in numerosi hanno partecipato ad un corteo simbolo per ribadire con forza la contrarietà a qualsiasi nuovo impianto e/o ampliamento della discarica Le Crete di Orvieto.
Ci aspettiamo dal Sindaco una riflessione conseguente alla giornata di sabato. Ci aspettiamo di vedere redigere atti amministrativi propedeutici per dire no. No all’ampliamento del secondo calanco, no al terzo calanco, si al trattamento dei rifiuti differenziati e con tecnologie evolute e controllate, no allo sviluppo di aree per trattamento di rifiuti in zone a rischio idrogeologico di fatto. No ai rifiuti speciali non pericolosi. Si ad analisi certe su aria, acqua e terra nella discarica e nelle aree limitrofe. Studio dell’inquinamento da mercurio e metilmercurio del Paglia sulla base di rilievi scientifici già presenti.
Ci spaventa che in Comune ci sia un dirigente, il dottor Longhi, che afferma di essere a favore dell’ampliamento della discarica quando il sindaco pubblicamente afferma il contrario. La mano destra non può fare il contrario della sinistra o non può non saperlo.
Serve chiarezza, trasparenza ed atti. E lo chiediamo innanzitutto al Sindaco che, ora, deve scegliere se stare dalla parte degli interessi di pochi o dalla parte dei diritti di tutti. Lo chiediamo a lui e a tutti quei consiglieri che erano in piazza. A quelli che hanno già fatto da tempo una scelta e a quelli che la stanno meditando perché pensano sia più importante stare dalla parte dei cittadini che restare incatenati ad interessi che – badate bene – non sono di Partito ma di qualcuno.
Orvieto, Saveorvieto, quella piazza non aspetta più. E lo stesso ragionamento vale per tutte le istituzioni e le rappresentanze politiche del territorio. Il tempo delle scelte è adesso. Nel prossimo Consiglio comunale vogliamo ascoltare ordini del giorno, interrogazioni, mozioni e vedere atti di giunta o di consiglio che dicano realmente se gli eletti stanno dalla parte degli elettori.