Sabato pomeriggio è stato presentato ufficialmente il volume “Un fiore per la libertà: i Pugnaloni per la festa della Madonna del Fiore di Acquapendente. “Nel fare un doveroso ringraziamento a tutti coloro che in vario modo hanno permesso e permettono il perpetuarsi di questa Festa”, sottolineano l’Assessore alla Cultura del Comune di Acquapendente ed il Sindaco Alberto Bambini rappresentanti dell’Ente patrocinatore della nuova iniziativa editoriale, “Pro Loco, Parrocchia del Santo Sepolcro, Signori di Mezzo Maggio, Gruppi dei Pugnaloni, Gruppo Sbandieratori, Corteo storico e comunità aquesiana, siamo orgogliosi di rappresentare un paese vivace, attivo, che vive delle proprie tradizioni e che rispetta la propria storia e la sua cultura.
Che è identità e memoria che traspare in questa manifestazione. E gli aquesiani lo testimoniano ogni anno, ripercorrendo la storia che li ha condotti ad oggi. Questo libro vuole ricostruire, partendo dagli avvenimenti che diedero inizio al Comune, la magnifica Festa che con i Pugnaloni celebra il Miracolo e la Volontà di un popolo di formare un organismo istituzionale libero da “padroni”.
Festa che rievoca la liberà, che il nascente Comune di Acquapendente rivendicava ed ha conquistato. Festa delle molteplici e complesse motivazioni che racchiude tutto il senso di appartenenza ad una comunità e che esprime tutto l’amore che gli aquesiani hanno per il proprio Paese e la devozione per la Madonna del Fiore. E’ questo un testo essenzialmente divulgativo, con molte illustrazioni.
Un testo per tutti, per tutte le famiglie aquesiane. Un testo che vuole rievocare come, quel senso di autonomia, di predisposizione alla libertà, di indipendenza e di distinzione dai territori vicini, proprio dei cittadini aquesiani, è ancor oggi presente.
Questa pubblicazione fa parte di una serie di iniziative promosse dall’Amministrazione Comunale insieme alla Parrocchia ed alla Pro Loco per i festeggiamenti degli 850 anni del Miracolo della Madonna del Fiore, volti a valorizzare tutta una serie di peculiarità della nostra storia e delle nostre tradizioni. Gli aquesiani potranno ritrovarsi nelle immagini contenute in questo libro e conservarlo come un ricordo importante del proprio vissuto”.
“A primavera”, sottolinea il bibliotecario Marcello Rossi autore della pubblicazione, “quando il maggio diffonde di nuovo il suo profumo nelle campagne e le colora di giallo, Acquapendente è in fermento per la festa più bella dell’anno: la Festa della Madonna del Fiore. Nel passato si chiamava Festa di Mezzo Maggio ma oggi si celebra la terza Domenica del mese. I Pugnaloni la annunciano già ad Aprile quando il paese sembra svegliarsi dal torpore invernale e tante persone si riuniscono per progettare e costruire insieme il loro grande quadro. Poi a maggio, quando la natura esplode in tutto il suo vigore, ad Acquapendente si riaccende l’entusiasmo generale per la realizzazione dei Pugnaloni, ai quali viene affidato un messaggio di liberà, di pace e di speranza nel ricordo della fioritura miracolosa del ciliegio secco.
La partecipazione di tanti giovani, adulti e bambini che disegnano, raccolgono fiori, incollano foglie e petali, si incontrano e discutono appassionatamente è oggi l’anima della festa, la sua bellezza e la sua unicità: l’antica Festa di Mezzo Maggio non è scomparsa con il mondo contadino a cui è stata per secoli indissolubilmente legata, ma si è trasformata con la società aquesiana unendo sacro e profano, creatività e tradizione. Questo libro, nato in occasione dell’850° anno del Miracolo della Madonna del Fiore, vuole innanzitutto essere un omaggio alla Comunità che ogni anno si riunisce per questa festa.
Con l’occasione vuole anche portare un contributo alla conoscenza del periodo storico in cui nascono le libertà comunali, illustrare le trasformazioni che ha subito nel tempo la descrizione degli avvenimenti del 1166 e l’evoluzione dei Pugnaloni. La pubblicazione si prefigge di perpetuare la memoria di tante persone che ogni anno hanno dato e danno il proprio contributo affinchè la festa si realizzi nel migliore dei modi, proprio per questo un lungo nastro percorre il bordo inferiore di ciascuna pagina con le immagini di tutti i Pugnaloni in concorso dal 1894 in poi, anno in cui si ha la prima foto dei Pugnaloni. Infine si propone di far sentire ciascun cittadino aquesiano partecipe alle pagine che seguono, orgoglioso di aver contribuito in qualche modo alla vivacità di questa festa unica al mondo che celebra insieme religione e libertà, natura ed arte in una comunità legata da una storia millenaria”
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