-Viterbo – L’associazione Scientifica Astronomica Nuova Pegasus, ente gestore dell’Osservatorio Astronomico Monte Rufeno di Acquapendente (VT), in collaborazione col Gruppo Astrofili Galileo Galilei di Tarquinia (VT) e l’Istituto d’Istruzione Superiore F. Orioli di Viterbo, organizzerà a Viterbo un’osservazione del fenomeno del passaggio di Mercurio davanti al sole, coi telescopi, dal parcheggio superiore del Complesso Universitario di S. Maria in Gradi. La visione sarà preceduta, alle ore 12,00, da una conferenza del Prof. Aldo Altamore (astrofisico del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi Roma Tre) all’Auditorium dell’Università degli Studi della Tuscia e dal titolo “I transiti planetari”; alle ore 11,30 introdurranno i lavori del convegno il professor P. Pasquale, dirigente scolastico dell’I.I.S. “F. Orioli” di Viterbo, il professor A. Ruggieri, rettore dell’Università degli Studi della Tuscia, ed il dottor A. Delli Iaconi, assessore alla cultura del comune di Viterbo.
Segue comunicato
Il 9 maggio 2016 il piccolo pianeta passerà davanti al Sole: il prossimo transito visibile dall’Italia è previsto nel 2032. E’ il fenomeno astronomico più atteso del 2016. L’ultima volta che è stato osservato dall’Italia è stato nel 2003. Quello che si ripeterà il 9 maggio sarà il più lungo dei prossimi cinquant’anni: il primo contatto (esterno) tra i bordi di Mercurio e del Sole sarà visibile da Viterbo alle ore 13,00 12m 07s ora legale italiana; l’ultimo contatto esterno alle ore 20,00 40m 28s, per una durata totale del fenomeno di circa 7 ore e mezza. In più, oltre all’interesse osservativo e storico, ci sono due motivi di attualità (molto diversi tra loro) per dedicare attenzione al transito del 9 maggio. Il primo è legato alla precessione del perielo di Mercurio, la cui spiegazione fu la prima prova a favore della validità della teoria pubblicata da Einstein nel 1916 (appunto 100 anni fa) e per la quale quest’anno si è avuta l’ultima conferma in ordine cronologico con la rilevazione delle tanto attese onde gravitazionali. Il secondo motivo è più marginale, ma davvero curioso: il 7 novembre 1914 Mercurio passò davanti al Sole ed impressionò profondamente Giacomo Balla, celebre pittore divisionista e futurista, grande appassionato di astronomia; l’emozione dell’osservazione al telescopio fu così forte da ispirargli almeno 12 versioni, tra quadri e disegni, che rappresentano il transito del pianeta. I rapporti tra arte e scienza sono infatti un tema ampio e suggestivo e l’obiettivo principale dell’evento sarà quello, in particolare, di sensibilizzare le giovani generazioni all’osservazione ed allo studio del cielo. La manifestazione dal titolo Nuovi sguardi sui mondi: gli studenti e la città osservano i pianeti prevede inoltre una seconda serata osservativa ai telescopi, dedicata al pianeta Saturno per sabato 25 giugno, a partire dalle ore 21,30, sempre dallo stesso parcheggio in S. Maria in Gradi a Viterbo; l’osservazione sarà preceduta alle ore 18,00 da una conferenza all’Auditorium dell’Università dal titolo “Saturno. Il Signore degli anelli” presentata dal fisico ed astrofilo dell’U.A.I. dottor Emilio Sassone Corsi. L’astronomia, antica regina delle scienze, per la vastità dell’oggetto di cui si occupa, è quella che nella storia del pensiero umano ha sempre svolto un ruolo particolare, pratico e simbolico. In ambito strettamente didattico, soprattutto nei paesi di cultura anglosassone, l’astronomia è la scienza da cui
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prendere spunto per trattare tutte le altre discipline scientifiche (matematica, fisica, chimica, biologia, ecc…). Inoltre, spesso l’indagine scientifica si trova di fronte a limiti tecnologici, di misura, a causa di teorie dominanti non adeguate, che l’uomo non è in grado di superare immediatamente; tuttavia, usando la sua immaginazione (come gli “infiniti mondi” di bruniana memoria) pone le basi per le prospettive di ricerca future, che spesso si intrecciano in maniera feconda con l’arte nelle sue forme più variegate. Una raccomandazione: date le dimensioni ristrette di Mercurio, il transito non sarà visibile ad occhio nudo, ma occorrerà obbligatoriamente utilizzare degli strumenti (come binocoli o telescopi) insieme ad un apposito filtro solare, per poterlo osservare in totale sicurezza e comodità. Buona osservazione e cieli sereni a tutti!
professor Alessandro Federici
Osservatorio Astronomico Monte Rufeno, Acquapendente (VT)
www.nuovapegasus.it