La Regione Lazio e il Comune di Lubriano stanno per approvare in via definitiva l’apertura di una cava di basalto in località Pietrara, nel Comune di Lubriano, in provincia di Viterbo, al confine con il Comune di Bagnoregio e con quello di Bolsena, a soli 5 chilometri dalla famosa Civita di Bagnoregio e dalla Valle dei Calanchi per le quali, proprio la Regione Lazio ha avviato la procedura per renderle patrimonio Unesco. Una battaglia per la quale si sono impegnati cittadini, premi Oscar come Giuseppe Tornatore ed Ennio Morricone, politici come il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e ancora artisti e intellettuali.
I cittadini della zona, tenuti all’oscuro della scelta fino a qualche settimana fa, si sono organizzati per fermare la cava, dando vita al “Comitato contro la cava di Pietrara”. Ad oggi l’unico documento che il comitato ha potuto visionare è un atto ufficiale della Regione Lazio “Direzione regionale ambiente area valutazione impatto ambientale e valutazione ambientale strategica” che determina l’esclusione delle opere della suddetta cava dal procedimento di V.I.A. Da un esame delle altre informazioni presenti nello stesso documento riguardanti i metodi di coltivazione possiamo affermare che l’apertura di una nuova cava di basalto, richiesta dalla ditta Cimarello di Montefiascone su questo territorio di grande pregio ambientale, con un ecosistema ancora intatto sia una sciagura da evitare. Inoltre nella zona ce ne sono già due avviate da lungo tempo, una a Bagnoregio e una a Bolsena. L’inquinamento da polveri, acustico e della falda acquifera, la realizzazione di opere viarie, il traffico veicolare pesante, l’utilizzo di mine, darebbero un duro colpo all’ambiente.
“La scelta di autorizzare la Cava è in netta contraddizione anche con le politiche della Regione e del Comune di Lubriano – spiega la presidente del comitato Anna Franceschi – Giustamente si sta puntando sulla valorizzazione dell’ambiente, sulla cultura e sul turismo, sullo sviluppo di attività agricole eco sostenibili e poi si apre una cava con tutti i rischi che ciò comporta, peraltro mettendo i residenti della zona, alcuni dei quali abitano a soli 350 metri dal sito, di fronte al fatto compiuto”. Il comitato ha già incontrato il sindaco di Lubriano Giuseppe Pagliaccia (Partito democratico), il quale ha già concesso tutte le autorizzazione per l’apertura della cava nel miraggio di una forte ricaduta occupazionale, che dovrebbe essere inferiore alle 15 unità, probabilmente non lubrianesi.
“Abbiamo già avviato una raccolta di firme per chiedere al presidente Zingaretti, e al sindaco di Lubriano Pagliaccia di compiere tutti gli atti per bloccare l’iter – dice ancora Franceschi – E naturalmente il comitato sta predisponendo tutti gli atti legali per bloccare la scelta ove non vi fosse la volontà politica di farlo. Ma confidiamo in una decisione che tuteli questo territorio bellissimo”.
La petizione è stata inviata anche al presidente della commissione italiana Unesco, Franco Bernabè, che sta valutando la richiesta per far diventare Civita di Bagnoregio e la Valle dei Calanchi bene Unesco. Può essere firmata anche su Change.org a questo link.