ORVIETO – In questa fine d’anno accademico, molti sono stati e saranno gli eventi a conclusione del lavoro dei vari corsi e laboratori attivati a Palazzo Simoncelli. Fra questi, il laboratorio di Lettura Emozionale, affidato al M° Gianluca Foresi, ha saputo coinvolgere un gran numero di allievi che hanno intrapreso uno straordinario viaggio alla scoperta della potenza espressiva della parola.
Dopo gli incontri iniziali nei quali il docente ha curato approfonditamente gli aspetti di fonazione ed emissione sonora, le tecniche di respirazione e l’approccio psico-emotivo alla lettura, gli studenti si sono gettati, in maniera determinata e coraggiosa, su un caposaldo della letteratura di tutti i tempi: i Sonetti di William Shakespeare. Foresi ha colto appieno, infatti, l’invito del Presidente Unitre Orvieto M° Riccardo Cambri di onorare la memoria dell’immenso drammaturgo inglese a 400 anni esatti dalla morte, utilizzandone la produzione più intima e, perché no, romantica con rispettoso atteggiamento didattico.
“I numerosi iscritti a Lettura Emozionale”, afferma il Presidente Cambri, “hanno confermato la felice intuizione di questo percorso, assolutamente nuovo per la programmazione Unitre, e la bontà del docente individuato. Gianluca Foresi, a cui va il mio ringraziamento più sincero unitamente ai complimenti di tutto il Consiglio Direttivo, ha immediatamente trovato il registro più giusto tramite il quale declinare la sua Arte ai nostri encomiabili studenti; i quali, a loro volta, hanno seguito con costanza e rara attenzione le lezioni del lunedì pomeriggio. Ho ammirato il lavoro duro che hanno riservato all’analisi dei Sonetti di Shakespeare, autore che io amo e per il quale nutro una grande passione”.
“Mi si permetta di ringraziare l’Unitre nella persona del presidente Riccardo Cambri”, ha aggiunto Gianluca Foresi, “che ha voluto affidarmi un compito così importante e allo stesso tempo delicato. Questa nuova esperienza mi ha permesso di coinvolgere un gruppo eterogeneo di persone per affrontare insieme un testo in modo intelligente. Si badi bene, non nel solo senso comune del termine, ma anche e soprattutto nel senso etimologico: quello di intelligere, leggere dentro, ovvero la possibilità di osservare un testo dall’interno, di interpretarlo al fine di una più facile comprensione ed esposizione, ma soprattutto di riuscire a guardare dentro sé stessi attraverso i processi che la lettura emozionale ad alta voce mette in atto.
In questo corso non si è provato solo a creare dei buoni lettori che sappiano pronunciare ed enunciare un testo correttamente, ma soprattutto si è cercato di dar vita a lettori capaci, capaci di trasmettere l’amore per un’arte, quella della parola “comunicata”, che sembra ormai destinata a scomparire, o ad essere relegata fra le pratiche poco utili, calati come siamo in una realtà, che ci induce ad un silenzio quasi forzato, sollecitati continuamente da rumori a cui non possiamo sottrarci: suonerie dei cellulari, traffico cittadino, musica sparata a tutto volume perfino nelle librerie.
Questa possibilità di trasmettere l’amore per la lettura ad alta voce, per la parola che prende corpo, non poteva in questo anno non passare per i componimenti di uno dei più grandi, se non il più grande, drammaturgo e poeta di tutti i tempi: William Shakespeare. I sonetti scelti per la dimostrazione hanno dato non pochi “turbamenti” alle allieve\i, sia per la difficoltà insita nei testi, che ricordo essere in traduzione dall’inglese e quindi estremamente difficile da rendere nella nostra lingua, sia per gli aspetti squisitamente semantici, oltre che per il ritmo e l’armonia del verso, ma anche per la tematica trattata, quella amorosa, che accende sempre l’animo di nuovi sussulti e vagheggiamenti.
Giovedì 26 Maggio, alle ore 18:30, a Palazzo Simoncelli (Sede Unitre Orvieto, a Piazza del Popolo) il laboratorio di Lettura Emozionale darà vita a “Sonetti in un pomeriggio di mezza primavera”, un evento pubblico nel quale gli allievi del M° Foresi interpreteranno le immortali pagine shakespeariane. Contribuiranno artisticamente anche le pianiste Amane Ada Brugnera, Cristina Croce e Olga Tarlev (Scuola Comunale di Musica “Casasole” di Orvieto), che eseguiranno brani a quattro mani di Bizet, Dvorak e Debussy con il M° Riccardo Cambri. Ingresso libero, come da tradizione Unitre.