di Valentino Saccà
ORVIETO – Nel nome di Vincent Van Gogh risuona un’eco di indipendenza creativa e umana, un senso di piena libertà di espressione. Van Gogh si chiama, non a caso, la nuova aula del liceo artistico inaugurata nella mattinata di giovedì 19 Maggio presso l’aula magna del plesso sito presso l’ex caserma Piave.
Il nome, dato a quest’aula da una studentessa, sta quasi a simboleggiare la libertà creativa che gli alunni dell’artistico hanno pienamente espresso attraverso lavori di gruppo, lavori che hanno fatto sorgere questa nuova aula scolastica.
La mattinata è stata aperta con il saluto e i ringraziamenti del vice preside professor Cantoni.
“Questa mattina (ieri, ndr) inauguriamo l’aula Van Gogh, frutto della collaborazione dei nostri ragazzi coadiuvati dai docenti e dagli insegnanti di sostegno.
La scuola ha il compito di educare e preparare i giovani alla vita sociale, e noi ogni giorno ci arricchiamo della loro presenza.
Ora prima del taglio del nastro per poter visitare l’aula e ammirare i dipinti realizzati dai nostri ragazzi, vediamo un breve filmato sul backstage del loro operato artistico. Prossimamente inaugureremo anche l’orto artistico sempre realizzato dai nostri giovani arricchito dalla presenza di sculture“.
Dopo il taglio del nastro eseguito dai ragazzi è stato possibile ammirare i dipinti da loro realizzati all’interno dell’aula e in chiusura è stato offerto un rinfresco sempre da loro preparato.
Tutta la strumentazione atta alla realizzazione dell’aula Van Gogh è stata acquistata grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto.
Tra colorati dipinti a muro, tele astrattiste e rimandi pittorici è stato possibile percepire tutto il calore umano che lega docenti e ragazzi, un bel lavoro di squadra che si è protratto nella realizzazione dell’orto artistico di cui a breve potremo assistere al varo.