di Valentino Saccà
ORVIETO – Fresca del suo esordio letterario e della presentazione dello stesso al salone Internazionale del Libro di Torino, Alessandra Carnevali, blogger e scrittrice, ci concede un’intervista per poter chiacchierare attorno al suo giallo dal titolo curioso, Uno strano caso per il commissario Calligaris, libro che ha già vinto per la sezione Il mio esordio, pubblicato da Newton Compton e che sta riscuotendo un buon successo.
Com’è stata l’esperienza al Salone del Libro di Torino?
Diciamo che io ero una matricola al salone del Libro, è stata un’esperienza bellissima, ho provato un pò la stessa emozione di quando andai la prima volta al Festival di Sanremo come blogger, totalmente impreparata a quella sorta di circo che poi sono queste manifestazioni. La Fiera del libro Torinese è un grande evento in cui trovi dai grossi editori agli indipendenti, poi ci sono stand, fanno musica, feste, eventi. E’ molto bello ma è anche faticoso a volte perchè ti capita che ci sono stand molto rumorosi durante le interviste, poi succede di tutto, incontri i personaggi più disparati non solo strettamente legati alla letteratura, vedi Antonello Venditti. Insomma è un andirivieni continuo di gente, una propulsione di fermenti culturali e stando li in mezzo non ti pare che l’Italia sia un paese dove si legge poco.
Come mai hai scelto proprio un giallo per esordire?
In realtà per esordire avrei voluto pubblicare un altro romanzo biografico che ho scritto diversi anni fà, era uscito con una piccola edizione ma non ha avuto il successo che sta avendo questo. Credo che l’altro romanzo abbia venduto solo le copie che ho acquistato io e a questo proposito voglio dire che a volte pubblicare a pagamento è svilente per l’autore stesso.
Tornando alla domanda scrivere un giallo è stata una scommessa, cioè mi sono misurata con un genere che praticamente non leggo eccetto Agatha Christie. Mio marito invece è un amante del genere e quindi ho sfidato lui, lui è stato il primo ad essere convinto poi ha convinto la Newton Compton, tramite la piattaforma Il Mio Libro, che consiglio a tutti. Grazie a Il mio Libro ho potuto partecipare al concorso Il Mio esordio. La filera è questa: La Scuola Holden ha selezionato fra 3.000 libri 65 da mandare alla Newton Compton, e poi la Newton Compton ha fatto una seconda scrematura e ha selezionato come finalisti il mio libro e il romanzo rosa di Angela Iezzi, Gli effetti speciali dell’amore e presentati entrambi al Salone del Libro di Torino.
Leggendo il tuo libro ho rintracciato qualcosa della scrittura di Andrea Vitali, la descrizione del piccolo centro, la vena umoristica e la grande capacità descrittiva dei personaggi. Per scrivere questo romanzo hai per caso preso a modello qualche autore?
Guarda un modello in particolare no tra l’altro Andrea Vitali so che è un grande scrittore ma non l’ho mai letto, quindi non posso essermi ispirata a lui, mi fa molto piacere il paragone perchè è lusinghiero. Forse la fonte di ispirazione è in parte Agatha Christie, c’è infatti una parte del libro che riprende come omaggio il suo giallo di indagine dove tutti gli indiziati vengono riuniti in una stanza per la verità finale.
Il titolo in origine era La rosa e l’ortica, poi modificato penso per questioni commerciali, da cosa deriva questo curioso titolo?
La rosa e l’ortica ha significati molteplici all’interno del libro, sicuramente sta ad indicare la stessa protagonista Adalgisa Calligaris che è ortica fuori ma rosa dentro, poi è anche il nome di questo centro benessere dove si svolge una parte delle indagini che potrete scoprire leggendo il libro.