PORANO – Che cos’è il tributo di bonifica? una tassa giustificata e mossa da intenzioni positive nell’estendere il pagamento a tutti coloro che hanno tratto beneficio dagli interventi di bonifica, oppure l’ennesima invenzione burocratica che grava sulle teste dei cittadini?
Il 9 Maggio scorso il consigliere comunale di Porano Bene Comune Luigi Rotella ha inviato un’interpellanza a risposta scritta al primo cittadino, elencando le motivazioni che creano sconcerto riguardo a tale gabella.
“Il tributo di bonifica – chiosa Rotella – grava sui cittadini di Porano e sullo stesso comune, e riguarda la presunta difesa idraulica che il Consorzio di Bonifica della Val Chiana di Roma e Val Paglia realizzerebbe a vantaggio degli immobili ricadenti sul territorio”.
Questo Consorzio di Bonifica che ha emanato la gabella, opera come ente di diritto pubblico curando l’esercizio e la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica controllando l’attività dei privati.
Inoltre è un ente che opera per effetto del regio decreto del 13 febbraio 1933 n. 215 della legge regionale 30/2004. Rotella sottolinea che secondo l’art. 54 tale Consorzio non obbliga, ma dispone che “Possono costituirsi consorzi tra proprietari degli immobili che traggono beneficio dalla bonifica“, solo quando – art. 55 – “ La proposta raccolga l’adesione di coloro che rappresentano la maggior parte del territorio incluso nel perimetro“. Data l’ambiguità giurisprudenziale che avvolge il tributo in questione, il consigliere Rotella espone, in chiusura alla propria interpellanza, chiede al sindaco alcune delucidazioni sulla questione.
Segue citazione dall’Interpellanza a risposta scritta a firma del consigliere Luigi Rotella in data 9/05/2016.
Tutto ciò premesso, chiede al sindaco di sapere se:
1. il Comune, in quanto proprietario di immobili, è compreso fra i soggetti sottoposti al tributo consortile afferente il Consorzio di Bonifica della Val di Chiana Romana e Val di Paglia;
2. Il Comune ha corrisposto, e per quali importi, negli ultimi cinque anni il contributo preteso dal richiamato Consorzio;
3. Gli immobili di proprietà del comune e più in generale di quelli che insistono sul territorio comunale, abbiano tratto (in tal caso quali) benefici dall’intervento di bonifica;
4. Siano state prese iniziative da parte degli Uffici e della Giunta allo scopo di verificare, in assenza di tali benefici, la legittimità del preteso tributo da parte del Consorzio medesimo e per impedire che sia il comune sia i cittadini dI Porano paghino un tributo improprio e non dovuto;
5. Non sia il caso di assumere la titolarità di un esplicito contenzioso nei confronti del Consorzio sopra richiamato, allo scopo di far cessare l’iniqua gabella che grava sul Comune e sui cittadini di Porano.