ORVIETO – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione del Comune di Orvieto alla “Carta DON’T WASTE OUR FUTURE!- Manifesto europeo dei Giovani e degli Enti locali per la riduzione dello spreco alimentare e per il diritto globale al cibo”, proposta dai Consiglieri: Paolo Maurizio Talanti / Andrea Taddei (PD), Alessandro Vignoli / Roberta Cotigni (“Per andare avanti”) e Lucia Vergaglia (M5S).
In tal senso, l’amministrazione si impegna a promuovere sul territorio comunale servizi di recupero/riciclo/riutilizzo dei prodotti alimentari e non alimentari sensibilizzando e coinvolgendo le associazioni del territorio e gli operatori economici che già operano in questo settore. La trattazione dell’atto, illustrato dal Cons. Paolo Maurizio Talanti è stata preceduta dalla proiezione del filmato realizzato in occasione di Expò 2105 relativamente all’esperienza portata avanti da Felcos Umbria, Fondo di Enti Locali per la Cooperazione Decentrata e lo Sviluppo Umano Sostenibile. Presente in aula anche una rappresentanza degli studenti dell’Istituto di Istruzione Classica, Artistica, Professionale di Orvieto che hanno partecipato a vari step formativi previsti dal progetto promosso da Felcos Umbria.
Lo stesso Talanti ha poi ricordato che “la paternità di questa iniziativa è dei ragazzi dell’Istituto di Istruzione professionale Classica, artistica di Orvieto. Lo spreco alimentare una delle grandi contraddizioni dei nostri giorni. I giovani hanno percorso un cammino di formazione non indifferente analizzando la questione dello spreco alimentare non sono come cibo ma come spreco di risorse e di suolo.
Tutto si colloca nel contesto di una crisi che colpisce da oltre 8 anni e una iniziativa di questo genere concorre alla chiusura della filiera sociale. I giovani hanno svolto 40 ore di crediti firmativi e, nella nostra città, sono diventati piccoli ambasciatori del risparmio alimentare. Si sono confrontati con i ristoratori, sono ‘peer to peer’ educatori alla pari dei bambini della Scuola Barzini di Orvieto spiegando loro le conoscenze di base contro lo spreco alimentare. Creata una rete consapevole del problema fra amministrazioni locali. Rilevanza della Carta e elle proposte non solo in ottica connessa al cibo ma come vivere la problematica nel proprio territorio e all’interno dei propri contesti sociali”.
“In Umbria – ha aggiunto – hanno partecipato al progetto DON’T WASTE OUR FUTURE!, promosso da FELCOS Umbria e cofinanziato dall’Unione Europea, otto istituti scolastici Superiori tra i quali l’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale di Orvieto e 6 Enti Locali, ovvero i Comuni di Terni, Perugia, Foligno, Città di Castello, Orvieto e Todi.
La Carta DON’T WASTE OUR FUTURE, elaborata lo scorso ottobre in occasione del 1° Forum Europeo dei Giovani e degli Enti Locali contro lo spreco alimentare e per il Diritto globale al cibo, rappresenta il punto di arrivo di un percorso di Educazione allo Sviluppo che, attraverso la realizzazione di più di 160 incontri tra moduli didattici, workshop e laboratori partecipati, ha visto giovani ed Enti Locali europei protagonisti nel dibattito e nella lotta contro lo spreco alimentare. Il Forum ha visto protagonisti nella lotta contro lo spreco alimentare, insieme a 40 Scuole secondarie, 1.540 studenti, 160 insegnanti e 55 Enti Locali di 7 Paesi europei (Italia, Belgio, Spagna, Portogallo, Cipro, Regno Unito e Francia). In un eccezionale momento di confronto e dialogo, di collaborazione e sinergia tra Giovani e Istituzioni europee, infatti, 120 studenti e 45 insegnanti delle Scuole Secondarie insieme a 25 rappresentanti di Enti Locali hanno lavorato congiuntamente per elaborare la CARTA DON’T WASTE OUR FUTURE 2015 – Manifesto europeo dei Giovani e degli Enti Locali contro lo spreco alimentare e per il diritto globale al cibo”.
“La Carta, strumento di impegno individuale e collettivo e allo stesso tempo di pressione verso le istituzioni nazionali e sovranazionali – ha aggiunto – contiene al suo interno principi, responsabilità, proposte, azioni concrete e richieste per la lotta allo spreco alimentare e per la promozione del diritto globale al cibo rivolte ai giovani, ai governi, alle istituzioni e ai cittadini Europei.
Lo spreco alimentare è uno scandaloso paradosso del nostro tempo. Mentre vi è la necessità di aumentare la produzione di alimenti del 70% nei prossimi anni per nutrire una popolazione che conterà 9 miliardi nel 2050, nel mondo, secondo FAO, di spreca più di un terzo del cibo che viene prodotto. Lo spreco alimentare riguarda tutti i passaggi che portano gli alimenti del campo alla tavola e colpisce indistintamente tutti i paesi del mondo. In quelli in via di sviluppo dove si localizza a monte della filiera agroalimentare (6 -11 hg pro-capite del 2010 secondo FAO) e in quelli sviluppati collocandosi a valle: distribuzione, ristorazione e consumo domestico (95-115 kg a testa, secondo FAO). L’Unione Europea con 180 kg pro-capite e l’Italia con 149 kg pro-capite risultano sopra la media dei Paesi sviluppati. In Italia lo spreco di cibo a livello domestico costa ad ogni famiglia tra i 1.00 ed i 1.500 euro all’anno, mediamente quindi il 25% dei 5.724 euro spesi ogni anno per l’acquisto di beni alimentari.
Lo spreco alimentare “vale” il 2,4% del PIL a prezzi di mercato nel 2011 e circa 40 miliardi di Euro. Gettando via il cibo si sprecano le risorse naturali impiegate – suolo, acqua, energia- per produrre, trasformare, distribuire e smaltire e si determinano impatti negativi non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale. Secondo il Libro nero dello spreco in Italia – che stima l’impatto ecologico delle perdite di cibo- nel nostro Paese lo spreco alimentare dal campo al supermercato corrisponde a circa 3,6 milioni di tonnellate di rifiuti l’anno e comporta l’emissione di 4,14 milioni di CO2”.
“In materia ambientale – ha concluso – il D. Lgs 152/2006 prevede che le pubbliche amministrazioni promuovano, nell’esercizio delle rispettive competenze, iniziative dirette a favorire il riutilizzo dei prodotti e la preparazione per il riutilizzo dei rifiuti. L’Amministrazione Comunale di Orvieto nell’ambito delle iniziative già intraprese per la tutela dell’Ambiente e il miglioramento della qualità della vita, coerentemente con la risoluzione Europea “risoluzione del Parlamento Europeo su come evitare lo spreco di alimenti: strategie per migliorare la catena alimentare nell’UE”, intende dunque indirizzare nel territorio le azioni, indicate nella’Carta DON’T WASTE OUR FUTURE!- Manifesto europeo dei Giovani e degli Enti locali per la riduzione dello spreco alimentare e per il diritto globale al cibo’, finalizzate alla riduzione dello spreco alimentare”.
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Dibattito:
Assessore all’Istruzione, Cristina Croce: “ringrazio il consigliere Talanti e i giovani delle scuole che hanno contribuito alla realizzazione del progetto a cui io stessa ho avuto modo di partecipare. La ‘Carta’ da un lato è il punto di arrivo di un lavoro condiviso, ma è soprattutto un punto di partenza perché parte da qui la realizzazione di azioni concrete a partire dagli Assessorati del Comune. Ora dobbiamo lavorare con concretezza e in questo senso sono importanti i primi contatti messi in atto con i ristoratori, la Caritas, i supermercati, il canile”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “mi associo ai ringraziamenti al Cons. Talanti e agli studenti che hanno lavorato alla codificazione di questi che sono riferimenti importanti per le Pubbliche Amministrazioni, le quali sono chiamate a fronteggiare temi fondamentali. Il tema del riutilizzo del cibo è sicuramente un tratto distintivo dell’Amministrazione Comunale quindi è auspicabile l’organizzazione, quanto prima, di una filiera che possa prevedere il riutilizzo del cibo di mense scolastiche ed ospedaliere. Per farlo chiaramente ci voglio anche alcune risorse da investire. La ‘Carta’ che oggi adottiamo ci impegna fare nostro il lavoro dei ragazzi, facendo conoscere loro quello che oggi l’Amministrazione declina del loro lavoro”.
Lucia Vergaglia (M5S): “sono tra i firmatari dell’atto che considero una buona pratica dell’adesione ai principi di Expò. Con l’azione dell’Assessore Croce abbiamo avuto un impegno sull’utilizzo e contenimento dello spreco alimentare nelle mense scolastiche. Auguriamo ai giovani di poter incidere in questo senso anche nella loro futura attività lavorativa. Ora occorre mettere in atto una azione politica concreta”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “ringrazio Talanti e Croce per le conclusioni operative, così come docenti e gli studenti che hanno lavorato al progetto. La loro presenza oggi in aula è importante anche per conoscere come funzionano le istituzioni. Condivido quanto già detto ma la tematica va affrontata anche dal punto di vista valoriale. Lo spreco esistente nel mondo va affrontato anche dal punto di vista del consumismo sfrenato a cui assistiamo e di cui siamo noi stessi protagonisti.
Dobbiamo dare degli esempi e dei punti di riferimento. Lavorando su questo duplice terreno potremo realizzare cose concrete. Se si debbono investire delle somme, propongo con il patrocinio del Comune, si dia l’opportunità di far conoscere direttamente ai nostri giovani quelle situazioni di povertà più diffusa, ovvero: consentire loro di fare esperienze dove veramente c’è la povertà e la fame. Chiedo al Sindaco di poter trovare, nelle pieghe del bilancio, le risorse per consentire ai giovani di poter toccare con mano queste contrapposizioni reali che esistono nel mondo”.
Claudio Di Bartolomeo (Per andare avanti): “siamo orgogliosi di avere dei giovani che si sono occupati di questo problema. Li ringrazio di avere indicata all’Amministrazione dei punti sui quali lavorare insieme da subito, come: sensibilizzare i supermercati nel ridurre il prezzo del cibo prossimo alla scadenza e promuovere il consumo dell’acqua a km 0”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “aderisco alla proposta di delibera e ringrazio il consigliere Talanti che è un giovane generoso nella sua attività. Quando la politica si fà con generosità riesce ad essere qualcosa di interessante anche per i giovani. Il tema delle disuguaglianze è una contraddizione tra le più grandi che oggi possiamo avvertire. Portare i giovani a degli stili di vita corretti è importante, così come iniziare con piccole azioni concrete sul territorio è la dimostrazione che ci si incammina su percorsi virtuosi. Auguri ai giovani”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “ringrazio gli studenti e i docenti e il consigliere Talanti per avere partecipato a questa opportunità. Adesso dobbiamo passare ai fatti con varie iniziative da mettere in campo”.
Replica Talanti: “ringrazio a mia volta per le belle parole che mi sono state rivolte. Un ringraziamento speciale va però ai suoi responsabili di Felcos Umbria che con serietà e attenzione ha accompagnato questo percorso di formazione”.
(Fonte: Comune di Orvieto)