di Valentino Saccà
ORVIETO – Molti si chiederanno che cos’è e come funziona SaveOrvieto, questo movimento che nelle cronache quotidiane locali è indissolubilmente legato alla querelle sull’ampliamento della discarica di Le Crete. Un movimento dalla mobilità liquida tra Facebook e What’s up che punta alla salvaguardia del territorio e si batte per una certa etica di comportamento.
Grazie alla disponibilità di Valentina Bianchini, una degli animatori di questo gruppo, abbiamo potuto realizzare un’intervista atta a dare un quadro generale di come si costituisce e come funziona appunto SaveOrvieto.
Come nasce l’associazione SaveOrvieto e con quali intenti?
Prima di tutto non siamo un’associazione ma una comunità nata in modo spontaneo durante una cena sul tema dell’ampliamento della discarica, alle idee che sono state messe in campo durante questa cena se ne sono aggiunte altre grazie alla partecipazione trasversale di diverse persone che sposano la stessa causa. Ripeto che amiamo definirci una comunità perché non possediamo nessun tipo di ordine gerarchico e non abbiamo nessuna implicazione politica, siamo una forma di aggregazione aperta a tutti coloro che hanno la volontà di tutelare il territorio attraverso un progetto di comunicazione condivisa.
Mi pare quindi scontato chiedere se avete legami politici o partitici
Assolutamente di nessun tipo, anche perché inficerebbero l’idea di partenza della nostra comunità e sarebbe solo una perdita di tempo per il raggiungimento dei nostri obbiettivi.
Chi sono gli animatori nella vostra comunità?
Uno, nessuno e centomila, mi viene da rispondere, nel senso che gli animatori sono coloro che partecipano attivamente alla comunità apportando ognuno le proprie competenze. Gli animatori di SaveOrvieto sono tutte persone che collateralmente al proprio lavoro sono impegnate in questo progetto in cui il filo rosso è la tutela del territorio e la salvaguardia economica.
Quali battaglie volete combattere oltre a quella ora in prima linea dell’ampliamento della discarica?
Un passo alla volta, ci servono già diverse risorse umane per affrontare questa che mette in campo un argomento che ci preme davvero molto. Certo i temi da affrontare con il resto della comunità non mancano, ma al momento preferiamo concentrarci solo su questo.
Pensate di collaborare con le amministrazioni e, se si, in che modo?
Si riteniamo opportuno il confronto con le amministrazioni altrimenti saremmo un gruppo autoreferenziale, e intendiamo collaborare rimanendo aperti a qualsiasi tipo di confronto, facendo diversi tipi di proposte anche di competenza tecnica.