Andrea Sacripanti (Gruppo Misto) ha inviato al sindaco un’interrogazione in cui chiede di accertare se siano stati commessi dalla Provincia alcuni inadempimenti circa l’attività e la gestione dell’Istituzione del Palazzo del Gusto. “Sarebbe opportuno – dice – che il sindaco Germani, consigliere provinciale delegato dal presidente della Provincia per seguire direttamente le vicende riguardanti il palazzo del Gusto, prima di pensare a come poter rilanciare la struttura, chiudesse definitivamente le questioni ancora aperte riguardanti l’attività svolta dall’Istituzione ed intervenisse per accertare una volta per tutte se siano stati commessi inadempimenti di natura contabile da parte della Provincia di Terni ed, eventualmente, pensare a come porvi rimedio”.
INTERROGAZIONE
Oggetto: Istituzione Palazzo del Gusto: presunte violazioni degli artt. 112 a 123 del TUEL.
Il sottoscritto Consigliere comunale, premesso che:
-Il Sindaco di Orvieto partecipa al C.d.A. dell’Istituzione “Palazzo del Gusto” della Provincia di Terni con sede in Orvieto (TR) Via Ripa Serancia n. 16 (erroneamente denominato Comitato Tecnico Politico di indirizzo), rivestendo inoltre la carica di Consigliere Provinciale;
-necessariamente, proprio per tali vesti, è consapevole del fatto che il funzionamento dell’Istituzione di cui trattasi è regolato, al Titolo V, dagli artt.112 a 123 del TUEL, in particolare dall’art.114 dello stesso nonché, in materia di contabilità, dal D.lgs 23 giugno 2011, n. 118.
-diversamente da quanto disposto dalla legge e, per la verità, in evidente conclamata violazione della stessa, dalla data di costituzione dell’Istituzione ad oggi non risultano essere stati approvati gli atti fondamentali ivi previsti e più precisamente:
1. Il piano programma triennale
2. Il bilancio di previsione triennale
3. I rendiconti annuali di gestione, atti che, ai sensi dell’art. 114, comma 6 del TU citato, devono essere approvati dall’Ente Locale (Provincia di Terni);
-risulta non adempiuto l’obbligo di pubblicità di cui all’art.5 bis stesso TU di iscrizione e deposito di detti bilanci nel registro delle imprese della competente CC.II.AA;
– la Provincia, totalmente inadempiente rispetto agli obblighi di cui sopra, risulta altresì aver commesso una ulteriore irregolarità contabile, dovuta ad erronea interpretazione della particolare fattispecie individuata e prevista all’art.114, secondo comma, TUEL (unicità di partita iva), in quanto si è trattenuta l’IVA per € 39.600,00, rinveniente da prestazioni rese dall’Istituzione a favore della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto come da specifico contratto, incassandola in propri e diversi conti, senza riversarla , come avrebbe dovuto, all’Istituzione, quando l’IVA pagata da questa è confluita invece a credito della Provincia, creando di conseguenza, una situazione debitoria del tutto irregolare ed a tutt’ oggi corrente.
Tutto quanto sopra premesso e considerato
Interroga
il Sindaco di Orvieto, nella sua veste anche di Consigliere provinciale, per conoscere se e quali provvedimenti voglia assumere per regolarizzare la descritta situazione e, in particolare, se voglia, dopo aver eventualmente interrogato sui fatti esposti in premessa il Collegio dei Revisori Contabili della Provincia in relazione agli obblighi allo stesso incombenti ex art. 114 ultimo comma del citato TU, proporre al Sig. Presidente della Provincia di Terni la nomina di un Commissario ad acta ovvero altre cure e rimedi per sanare le descritte irregolarità e se, infine, non ritenga opportuno e necessario, stante la gravità e l’oggettività dei rilievi, investire della questione la Corte dei Conti Regionale dell’ Umbria che comunque legge, per conoscenza, la presente interrogazione.