Andrea Sacripanti, in vista del prossimo consiglio comunale, presenta una mozione relativa all’impiego dei proventi che il Comune incassa dalla imposta di soggiorno. In particolare, chiede che nel 2016 vengano rispettati leggi e regolamenti vigenti in materia, che vincolano a finalità determinate l’impiego dei proventi, e che venga destinato alla promozione turistica della città almeno il 60% dell’intera somma. Chiede inoltre che venga introdotto un nuovo capitolo di bilancio denominato “promozione turistica della Città” nel quale poter blindare il citato 60% degli introiti che altrimenti rischierebbe di perdersi nella fiscalità generale, come già successo nel 2015.
Testo della Mozione
Oggetto: bilancio di previsione 2016: richiesta di rispetto della normativa vigente in tema di destinazione dei proventi da imposta di soggiorno – nuovo capitolo di bilancio denominato “promozione turistica della Città”.
Il Consiglio comunale di Orvieto, premesso che:
- l’art. 4 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011 n. 23, che istituisce e disciplina la tassa di soggiorno, dispone che: “Il relativo gettito è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno delle strutture ricettive, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali”. Tale dettato normativo è stato integralmente recepito dall’art.2, comma 1 del regolamento comunale sull’imposta di soggiorno;
- il Comune di Orvieto, contravvenendo alle citate disposizioni normative e regolamentari, ha destinato soltanto 25 mila euro, circa il 6% dei 400 mila incassati nel 2015, per la promozione turistica della Città, mentre, con la restante cifra, ha finanziato, tra le altre cose, la non ben precisata gestione del Palazzo dei Congressi e alcuni servizi pubblici locali, come illuminazione e bagni pubblici, la cui erogazione deve essere sempre garantita dall’Ente pubblico ai cittadini, a prescindere dalla presenza o meno di eventuali visitatori;
- giusto per dovere di chiarezza, è bene precisare che non corrisponde alla ratio della legge l’impiego delle risorse in questione da parte del Comune per finanziare, ad esempio, l’illuminazione di Corso Cavour, quando questa deve essere sempre assicurata, mentre, sarebbe in linea con il dettato normativo, l’installazione di impianti di illuminazione per rendere fruibili ai visitatori luoghi individuati quali nuovi siti di interesse turistico;
dato per scontato, altresì, che un’adeguata promozione, nazionale ed internazionale, della Città determinerebbe un forte incremento dei flussi turistici con comprensibili ricadute positive su economia e occupazione locali, come già sta accadendo in alcune località turistiche situate nelle vicinanze di Orvieto, il Consiglio comunale, in previsione della predisposizione del bilancio di previsione 2016, dà mandato al Sindaco di richiamare l’Assessorato competente in materia di bilancio e tributi al rispetto delle leggi vigenti in tema di imposta di soggiorno e di assicurarsi che le risorse derivanti dal pagamento dell’imposta, contrariamente a quanto accaduto nel 2015, non vengano destinate ad altre finalità se non quelle richiamate dall’art. 4 del Decreto Legislativo 14 marzo 2011 n. 23 e dall’articolo 2, comma 1, del regolamento comunale;
Chiede, altresì, che il Sindaco valuti l’ipotesi di introdurre, nell’articolazione del bilancio comunale di previsione 2016, un nuovo capitolo denominato “promozione turistica della Città” nel quale confluisca almeno il 60% degli introiti riferibili alla tassa di soggiorno iscritti nel prossimo bilancio di previsione.
Tale provvedimento consentirebbe di non disperdere nella fiscalità generale risorse che hanno, per legge, una precisa e determinata destinazione.