Giuseppe Olimpieri – “Lista Civica per Porano”
Consiglio comunale di Porano del 4/04/2016: consiglio da dimenticare per l’arroganza e il linguaggio usato da consiglieri di maggioranza, di minoranza e a tratti dal Sindaco. Pochi i punti all’ordine del giorno costituiti, in maggioranza, da interrogazioni presentate dalle minoranze. Sulla rateizzazione della Tari ci siamo detti favorevoli alle tre rate di acconto ma abbiamo rilevato che la contabilizzazione delle rate, secondo noi, dovrebbe essere calcolata tenendo presente del risparmio, per il 2016, di 34.000 € ,come ampiamente sbandierato sui social e nelle comunicazioni che hanno preceduto l’avvio del Consiglio,
E non sul quanto pagato nel corso del 2015. Sarebbe stato anche, secondo, noi, un ulteriore incentivo e motivo di soddisfazione per i cittadini che stanno dimostrando di partecipare attivamente e correttamente alla raccolta differenziata. Le motivazioni per la non applicazione di questo risparmio non ci hanno per niente soddisfatto.
L’inutile e deplorevole battibecco tra parte della maggioranza ed il rappresentante di un gruppo di minoranza ha portato al risultato di rinviare, per l’ennesima volta, argomenti che sarebbe stato interessante approfondire ma che, ormai, fanno parte della “storia” di Porano.
Nel finale si è assistito, invece, alla performance del Sindaco proteso a far passare “la violazione” della legge n.215 del 2012, che riguarda la parità di genere nelle giunte, “necessaria” per la mancanza tra le elette, allora ed anche oggi, di consigliere disponibili ad assumere incarichi di assessore; inoltre, sempre secondo il
Sindaco, mancando, all’atto della nomina della giunta nel 2014, la figura del funzionario ragioniere si è ritenuto utile nominare assessore esterno l’ex segretario di questo comune. Per “opportunità” non è stata rispettata la legge, dichiara il sindaco, pressato dal
consigliere proponente l’interrogazione. La ciliegina sulla torta arriva puntuale con l’arringa di una consigliera di maggioranza che, con veemenza e sufficienza, si scaglia contro l’interrogante affermando che non condivide la legge sulla parità di genere e puntualizzando che non si può ottenere un incarico soltanto perché lo prevede la legge ma per lo si può avere solo per meriti.
Sui meriti siamo d’accordo anche noi: apprezziamo l’umiltà con cui le consigliere di maggioranza riconoscono i propri limiti e rimaniamo, comunque, costernati dal fatto che non si sia riusciti a trovare, tra la popolazione tutta, una donna capace di ricoprire un incarico da assessore nel rispetto della legge. Costernati ma anche estremamente sconsolati!!
In Italia abbiamo tante leggi, più o meno condivisibili, ma “leggi” e quindi da rispettare. Nel comune di Porano si interpretano ma non si applicano, tanto chi vigila!? La prefettura c’è ma non vede e non sente.