Lucia Vergaglia, MoVimento 5 Stelle Orvieto
Si avvicina la scadenza del bando per la gestione del Palazzo del Popolo, per questioni di promozione già da tempo definito dall’amministrazione Palazzo dei Congressi e pertanto è stato organizzato un incontro su questo tipo di turismo nella sede del Comune. A nostro avviso quando si organizza un congresso bisognerebbe saperlo fare, e tanto vale soprattutto se inviti al congresso proprio la Federcongressi. Un evento che abbiamo seguito anche se è andato pressocchè deserto, disertato dagli stessi attori istituzionali e con la pecca di non aver avvisato tutti gli enti a vario titolo protagonisti di eventi e manifestazioni patrocinate da questo stesso comune che lamentano la mancanza di alcun invito od informazione.
Ne consegue che se mancano gli stessi organizzatori, le categorie e gli operatori non ne sapevano nulla la sensazione che recepiranno gli organizzatori professionali presenti ed i vari convention bureau sarà che Amministrazione e territorio non siano affidabili.
Insomma si finisce per danneggiare il territorio facendo una iniziativa che dovrebbe promuoverlo. Che poi la presenti l’assessore Vincenti (patrimonio) invece che la Martino (Cultura e grandi eventi) è segno di un colpevole pressapochismo con cui si gestisce qualcosa che merita cura ed attenzione.
Intendiamoci: Andrea Vincenti è stato presente e disponibile pertanto a lui a lui va rispetto e stima per esserci, per tappare le falle come può anche nei settori in cui non dovrebbe avere responsabilità e per il tentativo di far funzionare l’evento facendone anche da chairman. Tuttavia a meno che non si voglia considerare gli illustri ospiti quali semplici promoter del bando per Palazzo del Popolo in scadenza il 3 maggio, quello si responsabilità di Vincenti, era necessaria una maggiore informazione e partecipazione, ed ovviamente la presenza delle autorità responsabili (Sindaco o ViceSindaco ed Assessore agli eventi).
Per ora altro che “Cabina di regia” in Comune la confusione regna sovrana e scoraggia la partecipazione.
«La destagionalizzazione del turismo è un obbiettivo pratico per dare respiro alle attività ricettive e commerciali, alle forniture ed ai servizi, al di fuori dei periodi canonici. In questo senso il turismo di tipo congressuale e legato agli eventi di aggiornamento professionale obbligatorio, ad esempio nel campo sanitario, sarebbe alla portata delle nostre infrastrutture. I tempi dell’Orvieto Convention Bureau, con i suoi 38 associati iniziali del 1992, sono ricordati con malinconia da molti degli operatori locali ancora attivi.
Oggi la competizione è dura e la disintermediazione tecnologica ha contribuito a che ognuno agisca e si promuova di per se stesso, in mancanza di un punto di riferimento forte come dovrebbe essere quell’assessorato agli eventi ed alla cultura, o la delega d’assessore al turismo ancora in capo al Sindaco. Per cui non ci stupisce la cattiva riuscita di questo ed altri eventi, che sono e restano i benvenuti ma che sembrano slegati da un contesto, un progetto o delle esigenze condivise. Ci stupisce che si voglia partire da delle assegnazioni di parte del patrimonio piuttosto che pianificare un progetto cittadino per il turismo.
Ancora di più ci lascia scoraggiati, dopo l’immensa campagna propagandistica dei fondi di Aree Interne, vedere un bando per il Palazzo dei Congressi scollegato da quella opportunità. Spesso si dice che serve un nuovo “Progetto Orvieto”, ma gli stessi che lo dicono poi fanno azioni sconnesse ed a macchia di leopardo come questa del bando e degli incontri promozionali di un turismo congressuale per il quale manca chi se ne prende la responsabilità, recuperando il patrimonio di know how e prestigio disperso dai tempi dell’Orvieto Bureau e non confluito nell’Umbria Conventions Bureau che pubblicizza soci in Orvieto e neanche nel territorio circostante ma solo sulla direttrice Perugia-Spoleto-Foligno-Terni che infatti assorbe la gran parte del ricco e prestigioso mercato congressuale. Ed anche in questo, a nostro avviso, una certa latitanza delle ultime amministrazioni è ravvisabile.»