ORVIETO – Secondo la volontà espressa dal consiglio dell’Istituto comprensivo Orvieto/Baschi, previo parere favorevole dell’amministrazione comunale di Orvieto a cui l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria aveva rimesso la proposta, la scuola primaria di Sferracavallo (ad oggi senza intitolazione) verrà dedicata alla figura dell’artista orvietana Erminia Frezzolini che nell’Ottocento si distinse per le sue qualità culturali in ambito musicale.
La cerimonia si terrà oggi mercoledì 6 aprile a partire dalle ore 10.30 nell’atrio della scuola, con l’apertura di una piccola mostra di memorie sulla cantante (stampe, foto, riproduzioni di documenti e libri) e la proiezione di un video realizzato con le immagini del progetto sugli orvietani famosi nel mondo a cui i bambini hanno lavorato durante l’anno scolastico 2014/15. Seguiranno i saluti delle autorità, la lettura di documenti d’archivio e un momento musicale da parte dei bambini della scuola e degli studenti delle quinte classi dello scorso anno, quindi lo scoprimento della targa in marmo con il nome della scuola.
Nel pomeriggio alle ore 15 è in programma l’apertura straordinaria dell’Archivio di Stato con l’esposizione di documenti originali su Erminia Frezzolini e alle 17 a Palazzo Coelli, la presentazione del sito internet “Orvietani nel mondo” realizzato l’anno scorso dai bambini delle quinte classi ed il concerto del Quartetto “Frezzolini” con la partecipazione di Elisa Maria Mannucci pronipote della celebre soprano, che proporrà anche brani dedicati all’artista orvietana da celebri autori del passato. L’idea di intitolare la scuola ad Erminia Frezzolini è nata lo scorso anno, a seguito di un progetto dell’Archivio di Stato sugli orvietani famosi nel mondo.
In quell’occasione, gli alunni della scuola primaria di Sferracavallo sono andati alla ricerca dei documenti su Luigi Mancinelli ed Erminia Frezzolini, scoprendo che il Conte Tommaso Piccolomini Adami aveva promesso proprio alla soprano l’intitolazione del teatro orvietano, salvo poi ripensarci quando la fama dell’artista era in declino, dopo la separazione dal marito (geloso di Giuseppe Verdi), la perdita del figlio, la pazzia, il matrimonio parigino e la totale decadenza.
I bambini, affascinati da questa figura “drammatica sulle scene quanto scorbutica nella vita” e dal fatto che fosse fumatrice di sigaro, hanno deciso di voler riparare, almeno in parte, al torto subìto, dedicandole la loro scuola, ancora senza nome.
La proposta è stata ufficializzata alle Autorità competenti dall’Istituto Comprensivo Orvieto/ Baschi con la motivazione della valorizzazione di una concittadina illustre e stimata a livello europeo e dall’esigenza di porre l’accento sul progetto didattico realizzato dagli alunni della Scuola Primaria di Sferracavallo allo scopo di favorire la conoscenza della musica e le qualità dell’artista orvietana.
Alla scuola, infine, il collezionista napoletano Luigi Cuoco ha donato la foto riproducente una stampa di Erminia Frezzolini, utilizzata sul manifesto per la giornata della intitolazione.
_______________________
La cantante lirica Erminia Frezzolini nacque ad Orvieto il 27 marzo 1818 e morì a Parigi il 5 novembre 1884.
Iniziò a studiare canto con il padre Giuseppe incisore e rinomato basso buffo, si perfezionò con D. Ronconi, A. Nencini e N. Tacchinardi, e prese anche alcune lezioni da Manuel García figlio, seguendo i suggerimenti di Maria Malibran, sorella di quest’ultimo.
Nel 1837 esordì all’Accademia filarmonica di Firenze nella Beatrice di Tenda di Vincenzo Bellini. Dopo essersi affermata nei maggiori teatri del nostro Paese, ben presto si esibì nei principali teatri d’Europa, da Vienna a Londra, da Parigi a Pietroburgo, da Madrid agli Stati Uniti, ovunque acclamata, in un repertorio di opere italiane.
Per lei Giuseppe Verdi scrisse I lombardi alla prima crociata in cui la Frezzolini ottenne un grande successo personale nonostante la fredda accoglienza dell’opera da parte della critica, tanto che divenne una tra le più grandi interpreti verdiane del tempo. Per lei Verdi scrisse anche la parte della protagonista nella Giovanna d’Arco.
Vivace, estrosa e raffinata, elegante e bellissima, la Frezzolini era dotata di una voce dolcissima, dal timbro puro e omogeneo in tutti i registri. La sua bellezza, la nobiltà della sua presenza scenica, l’assoluta dedizione alla psicologia del personaggio mandavano il pubblico in delirio tanto che venne considerata tra le più grandi cantanti dell’Ottocento.
Nel 1841 sposò il tenore Antonio Poggi, celebre in tutta Europa e cantante di camera dell’imperatore d’Austria.
Una notevole incoscienza e generosità, la condussero presto in una difficile situazione economica, tanto che fu costretta a prolungare la sua carriera dando concerti dall’esito spesso imbarazzante (a volte fu anche apertamente insultata dal pubblico). Nel 1868 Verdi la incontrò a Napoli e, avendo saputo che la cantante che aveva contribuito al trionfo de I Lombardi e della Giovanna d’Arco era caduta in miseria, organizzò un concerto in suo favore, ricavando un incasso di circa 8.000 lire, che la Frezzolini dilapidò in breve tempo. Continuò a cantare finché non si ritirò nel 1871, dopo un concerto al teatro Armonia di Trieste. Sposato un non meglio identificato dottor Vigoreux, si stabilì a Parigi, dedicandosi all’insegnamento, e lì morì.