Si è parlato di sicurezza all’incontro promosso ad Orvieto dalla Lega Nord Umbria. Molti cittadini hanno ascoltato gli interventi del consigliere regionale Lega Nord Umbria, Emanuele Fiorini, del senatore Lega Nord, Stefano Candiani, il segretario nazionale Consap, Stefano Spagnoli e l’avvocato Guido Turreni. La giustizia in Italia, la legittima difesa, l’immigrazione, le criticità del territorio orvietano: queste e molte altre ancora le tematiche affrontate nel corso della serata moderata dal giornalista Antonello Romano.
“Il tema della sicurezza è strettamente collegato con quello dell’immigrazione e della giustizia – ha detto Fiorini – Non possiamo trascurare il dato inquietante che sottolinea come il 50 per cento degli immigrati scompaiono pochi giorni dopo essere sbarcati in Italia. Si tratta di persone che poi diventano “fantasmi” e ci accorgiamo di loro solo quando avvengono fatti di cronaca.
Ancora più insopportabile è sapere che spesso la giustizia funziona al contrario: tutela il delinquente e punisce il cittadino, come avviene in alcuni casi di legittima difesa. Per quanto riguarda Orvieto penso sia opportuno tenere alta l’attenzione: secondo un sondaggio 1 persona su 2 ha paura di camminare per le strade, il sistema di videosorveglianza non è mai entrato in funzione e non sono rari fenomeni di accattonaggio e furti. Sempre attuale il tema della sicurezza ambientale: stiamo combattendo in Regione perché si faccia chiarezza sulla discarica Le Crete”.
Il senatore Stefano Candiani ha puntato l’attenzione su tematiche ad ampio respiro come l’omicidio stradale, il terrorismo internazionale, lo “svuota carceri” e la depenalizzazione dei reati. Sono questi due ultimi elementi “che portano alla demotivazione dei cittadini: un conto è dire che sono diminuiti i reati e un conto dire che sono diminuite le denunce. Un fenomeno che purtroppo si sta verificando presso i cittadini è lo scoraggiamento rispetto alla capacità dello Stato di perseguire i reati”.
“Oggi le Forze dell’Ordine sono fortemente debilitate – ha detto Spagnoli della Consap – non abbiamo più la possibilità di essere incisivi ed è impossibile dare garanzia di quello che accadrà domani. Prendiamo, ad esempio, la vicenda dei giubbotti antiproiettile scaduti. Dopo tante battaglie cosa abbiamo ottenuto? la proroga della scadenza, in quanto non c’erano i soldi per sostituirli”.
Spagnoli denuncia “la perdita di controllo del territorio da parte dello Stato” e sottolinea le criticità della giustizia italiana: “Se qualcuno entra in casa e ci difendiamo andiamo noi sotto processo – prosegue – Guardate il caso del benzinaio Graziano Stacchio: pur non essendo direttamente minacciato è intervenuto per difendere un’altra persona. Lo Stato invece di metterlo sotto processo, doveva nominarlo Cavaliere della Repubblica”. Altro esempio in negativo quello di Doina Matei, la donna “condannata a 16 anni per omicidio è stata scarcerata per buona condotta dopo solo 9 anni”.
L’avvocato Turreni ha ricalcato il tema della legittima difesa: “E’ una legge che va modificata – ha spiegato – quanto meno invertendo l’onere della prova. E’ il Pubblico Ministero a dover dimostrare che ho tenuto un atteggiamento eccessivamente violento oppure oltre i limiti del buonsenso, non deve essere il cittadino a dimostrare che si è difeso entro i parametri previsti per legge”. Passaggi importanti anche sulle legge sulle armi e nel settore dei risarcimenti dei danni: “assurdo che la moglie di quel ladro rom ucciso abbia fatto pignorare la casa della persona che si è difesa per impedire un furto”.