di Valentino Saccà
ORVIETO – Il Centro Studi, polo di aggregazione culturale, etica e sociale della città, si fa promotore di una campagna di prevenzione cardiaca perfettamente aderente a Orvieto, città cardioprotetta che conta già la presenza di diversi defibrillatori.
Inoltre il Centro Studi ha da poco concluso un patto con il comune di Orvieto e l’università di Perugia, dipartimento di economia.
Nella mattinata di sabato 23 Aprile, alle ore 11,00 pressO il comune si è tenuta la conferenza stampa di apertura della campagna di prevenzione cardiaca promossa dal comune stesso, dal Centro Studi e gestita dall’associazione Cuore di Sport.
Apre la tavola rotonda il sindaco Giuseppe Germani. “Questo è un progetto bello e importante per la nostra città, noi abbiamo creato le condizioni giuste per poterlo attuare, sperando che possa diventare un modello da replicare nel tempo anche in altre realtà. Ringrazio oltre al Centro Studi anche l’equipe di professionisti medici che ci hanno coadiuvati in questa impresa“.
Tra i presenti nel pubblico la vice sindaco Cristina Croce e come moderatore dei diversi relatori che hanno preso parte alla conferenza il presidente del consiglio comunale Angelo Pettinacci.
Dopo il saluto del primo cittadino Germani prende la parola Danilo Margani presidente dell’associazione Cuore di Sport. “Siamo partiti a Roma quattro anni fa con l’ambizione di sensibilizzare verso la prevenzione alla salute, specie la prevenzione cardiaca dei bambini, recandoci proprio nelle scuole per eseguire degli screening. Devo dire che oggi i dirigenti scolastici sono molto attenti e sensibili a questo tipo di prevenzione. Va fatto notare che l’elettrocardiogramma eseguito a riposo evidenzia l’80% delle anomalie e non è un esame da eseguire solamente su soggetti che praticano sport, ma è buona abitudine eseguirlo come esame di prevenzione anche a chi non pratica attività sportive.
Abbiamo fino ad ora eseguito circa 34.000 screening cardiaci nelle scuole e questo ci pare un buon risultato raggiunto. Il cuore pulsante di questa campagna sono le scuole e di conseguenza i bambini e vogliamo stimolare le istituzioni a promuovere questi screening preventivi eseguendo controlli a tappeto per non escludere e quindi lasciare a rischio grandi masse di bambini che magari non praticano attività sportive”..
Intervengono poi i due cardiologi che si occupano specificatamente di questi screening, il dottor Roberto Badagliacca e il dottor Roberto Poscia. “Il progetto inizierà tra circa una settimana – dice il dottor Badagliacca – e coinvolgerà i ragazzi delle scuole di Orvieto. Prima di tutto il ragazzo qualora praticasse attività sportive bisogna associare l’esame al tipo di attività sportiva svolta. Qualora si riscontrassero anomalie, presso il primario dell’ospedale di Orvieto verranno eseguiti degli approfondimenti medici in base a tali anomalie”. “Ormai che non esiste più l’obbligo della visita di leva – interviene il dottor Poscia – durante la quale i ragazzi venivano sottoposti a screening cardiaco, i controlli sono molto minori quindi più alti i rischi di complicazioni cardiache. Questa campagna di prevenzione è importante anche perché oltre a salvaguardare la salute di molti ragazzi costituisce anche la prima volta in cui il ragazzo si rapporta da solo con la figura del medico, questo attesta una crescita anche civica del ragazzo “.
Matteo Tonelli, presidente del Centro Studi città di Orvieto porge i ringraziamenti e commenta il progetto a conclusione della tavola rotonda. “ Grazie anche alla Fondazione Cassa di risparmio per il contributo e devo dire che abbiamo accolto il progetto cogliendone l’importanza per l’educazione alla prevenzione e la divulgazione scientifica adeguata al nostro Centro Studi. Il nostro intento è poter ripetere negli anni questa attività di prevenzione cardiaca, dandogli un senso di concretezza “.