di Valentino Saccà
ORVIETO – Per l’Italia del 1945 il mese di Aprile fu uno snodo fondamentale che pose fine al secondo conflitto mondiale. Il potere nazifascista manteneva una dura opposizione all’insurrezione dei partigiani italiani, questi ultimi aiutati dagli Stati Uniti. Il 10 di Aprile fu sancita la direttiva n. 16 dal partito comunista, che incitava gli italiani a rialzare la testa e riprendersi la propria libertà. Il 16 Aprile il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia si unì all’insurrezione popolare, insurrezione che culminò nella giornata del 25 Aprile, divenuta data storica nazionale della resistenza e della liberazione dal giogo nazifascista.
Entro il primo Maggio del 1945 tutta l’Italia settentrionale fu liberata, ecco che ancora oggi il senso di scendere in piazza a manifestare è molto più sentito in città del nord Italia come Milano e Bologna. L’autentico significato storico, sociale, politico e libertario di questa festa nazionale va però spesso a perdersi nel marasma festaiolo-studentesco, adducendo il 25 aprile a pleonastico giorno di festa in cui scendere in piazza a cantare, ballare e protestare non si sa bene contro chi, oppure a volte utilizzato come valvola di sfogo per un becero qualunquismo politico.
Cercando di non smarrire il profondo significato di questa ricorrenza nazionale non dimentichiamo che anche la città di Orvieto ha avuto un certo peso per quanto riguarda la resistenza e l’insurrezione partigiana, basterebbe citare il tragico accaduto del 29 Marzo 1944 nella località Camorena, quando sette partigiani vennero trucidati dai fascisti, inoltre l’ex sindaco Toni Concina, come lui stesso ha raccontato durante la giornata del ricordo per le vittime delle foibe, è figlio di profughi dalmati fuggiti dalla città di Zara prima dei bombardamenti e giunti a Orvieto. Tutto questo fa della città di Orvieto un crogiuolo partigiano e resistenziale davvero notevole.
Quest’anno in occasione dell’anniversario della Liberazione il comune di Orvieto insieme all’Associazione Nazionale ex Deportati nei Campi Nazisti promuove l’incontro pubblico sul tema resistenza operaia avvenuta a Berlino tra il 1942 e il 1945, L’organizzazione Saefkov, Jacob e Båstlein che si terrà Lunedì, 25 Aprile 2016, alle ore 17 a Palazzo Soliano.
Interverranno all’incontro il vice sindaco Cristina Croce, la dott.ssa Baerbel Schindler-Saefkov, che illustrerà la storia dell’organizzazione e di alcuni suoi protagonisti, il dottor Paolo Migoni del Centro di Documentazione Logos di Genova, che ha approfondito la tematica dei resistenti tedeschi e completerà il quadro parlando dei militari della Wehrmacht che sono passati nelle fila dei partigiani italiani. Collabora all’iniziativa l’Associazione di Documentazione Popolare di Orvieto. Coordinamento di Ambra Laurenzi. Traduzioni di Marco Ottolini, letture a cura dell’Associazione Lettori Portatili.