di Valentino Saccà
ORVIETO – Eccoci giunti al tanto atteso weekend pasquale, atteso come ricorrenza cattolica che quest’anno, in pieno anno giubilare, assume delle sfumature religiose ancora più forti legate al tema della misericordia. La città di Orvieto è in pieno fermento anche turistico, come ogni anno la Rupe si anima di scatti che immortalano i luoghi più segnalati del centro storico, dal duomo ai palazzi Papali, dal pozzo di San Patrizio al museo Emilio Greco e il museo Faina.
La Pasqua orvietana 2016, in barba a certe allerte Meteo, si prospetta davvero ricca sia per quanto concerne le ricorrenze religiose, con un grande attivismo locale della diocesi di Todi-Orvieto, e collateralmente un certo movimento riguardo le attività turistico-alberghiere. Il Presidente Federalalberghi Riccardo Cristofari ha esposto la situazione del flusso turistico-alberghiero di questa Pasqua orvietana 2016. “Rispetto agli anni precedenti essendo una Pasqua più bassa significa che il flusso turistico è un pochino minore, ma abbiamo positivamente notato un certo incremento di turismo straniero, specialmente belga. Ora dopo il tragico attentato di Bruxelles, speriamo che mantengano comunque le prenotazioni”.
Già a partire dal venerdì Santo, successivamente alla pomeridiana solenne azione liturgica, è stato possibile assistere alla via Crucis, partendo dalla chiesa di S. Giovenale fino ad arrivare alla chiesa di Sant’Andrea. Collateralmente le cucine del ristorante Antica Rupe, per questo week end pasquale, offrono un ricco menù di carne con l’immancabile agnello, i bocconcini al tartufo e il cinghiale per una clientela che comprende sia orvietani che turisti.
Nella giornata di sabato il grande appuntamento religioso è stato con la veglia pasquale cittadina nella notte Santa. Congiuntamente al climax religioso alimentato dalla veglia santa, sentiamo il menù preparato dall’Osteria Numero Uno, per una clientela mista tra autoctoni e turisti. Oltre al classico pasquale agnello ai carciofi ecco dei piatti originali e sfiziosi come l’agnello ai pomodori secchi e la lasagnetta agli asparagi. Diamo ora uno sguardo a quali saranno i menù di altre due eccellenze della ristorazione orvietana. Alla Trattoria del Moro Aronne, ecco una parcondicio tra clienti del posto e turisti con un menù tipico della Pasqua orvietana dall’agnello con carciofi fritti alla pizza salata al formaggio. Anche La Palomba si mantiene sul classico tra agnello e cucina tipica locale con il tartufo, con tantissime prenotazioni anche turistiche specie nel giorno del lunedì Santo. Pasqua e pasquetta il pranzo è servito.
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