di Valentino Saccà
ORVIETO – Dopo quattro anni di silenzio riprende il via Orvieto Comics, il festival del fumetto organizzato da Play Seven che nelle precedenti edizioni ha riscosso tanto successo e che quest’anno avrà la grossa novità di venire in parte delocalizzato allo Scalo.
Nella mattinata di sabato 19 marzo presso il locale discoteca Moody di viale I° Maggio a Orvieto Scalo, si è tenuta la conferenza di apertura dell’edizione 2016 di Orvieto Comics. Durante il saluto di inizio conferenza il vice sindaco Cristina Croce ha motivato la scelta della nuova location. ” E’ il primo anno che la manifestazione di Orvieto Comics ha luogo allo Scalo e specialmente al Borgo. Il motivo è legato ad un progetto di riqualificazione della zona, progetto in atto che comprenderà in modo mirato proprio una ristrutturazione del complesso del Borgo. Ovvio che per avviare pienamente questa filiera bisogna disporre dei finanziamenti necessari e un aiuto del Fondo Nazionale Europeo“.
L’organizzatore del festival Marco Cannavò ha sottolineato la preziosa collaborazione di Claudio Ferracci della biblioteca le nuvole di Perugia, il quale si è espresso parlando della sinergia tra la sua biblioteca e la manifestazione Orvieto Comics. ” Il nostro fine è quello di riuscire a integrare la nostra biblioteca quale punto di aggregazione sociale con Orvieto Comics, portando un pezzo della nostra biblioteca allo Scalo“. Nel proseguo della mattinata Cannavò ha illustrato le fasi salienti delle due giornate del festival che si svolgeranno il 2 e il 3 aprile, facendo risaltare le principali novità del programma, come uno spazio dedicato alla street art, forma d’arte in divenire all’interno della realtà orvietana, e la prima edizione di Drawing Masters, i grandi maestri disegnatori in mostra, presso Palazzo dei Sette a Orvieto Rupe, anche se il centro attivo del festival si svolgerà allo Scalo.
Cannavò ha concluso illustrando il grande progetto del murales su pannelli. “Il progetto di realizzare un grande murales su pannelli per mano dell’artista Martoz da esporre al Borgo, si spera sia il primo passo verso una piena riqualificazione della zona, ma adesso pensiamo a vivere con divertimento questi due giorni di festival, poi piano piano le problematiche politiche e urbanistiche faranno il loro corso“.