da M5S Orvieto
ORVIETO – Il “butto”, il secondo calanco, la svendita, l’innalzamento continuo, persino il terzo calanco e, l’estate scorsa, la scellerata idea di un inceneritore con lo Sblocca Italia. Ogni volta la storia di Le Crete schiaffeggia la popolazione orvietana. Una politica che negli ultimi anni che ha perso ogni battaglia combattendo sempre fuori tempo massimo e con i mezzi meno adatti ed inefficaci. Oggi quando servirebbe concretezza e fermezza, e servirebbe essere uniti, l’argomento “Le Crete” diventa una resa dei conti tra maggioranza ed ex maggioranza.
Come rappresentanti dei cittadini siamo indignati di questo modo di fare politica.Intanto bisognerebbe tutelare il territorio, assieme.
Noi siamo per i fatti concreti, va bene la protesta con o senza bandiere di partito, va bene il sostegno politico di altri sindaci, ma intanto bisogna mettere gli amministratori regionali, e quelli dei comuni più importanti, davanti al concreto rischio di dover risarcire gli orvietani intendono costringerci ad essere “solidali” controvoglia, facendoci carico della spazzatura altrui, peraltro in una situazione nella quale guadagna solo il gestore privato della discarica, e non gli orvietani a cui restano solo gli svantaggi economici ed ambientali.
Pertanto nel prossimo consiglio comunale si potrà decidere di accettare e sostenere la proposta del MoVimento 5 Stelle di diffida legale ed azione risarcitoria, richiamando le responsabilità personali di coloro che hanno il potere di decidere, e farlo prima che mettano la firma su quegli atti d’imperio che possono espropriare gli orvietani dei loro diritti. Oppure rimanere nella situazione odierna, con le armi spuntate di una protesta che diventa puro sfogo di chi subisce scelte altrui.
Non vorremmo fare paragoni bellici ma occorre essere chiari: noi non vogliamo una guerra con la Regione o con gli altri comuni, ma se la regione invade il nostro territorio con vagonate di spazzatura che non vogliamo, per le quali abbiamo già dato, e per le quali il guadagno è solo del privato che gestisce “Le Crete” noi siamo per combattere a viso aperto, lealmente, ma senza alcuna esclusione di colpi adoperando tutti gli strumenti a nostra disposizione. La conquista di “Le Crete”, devono capirlo bene tutti in Regione, gli costerà molto di più di quanto verrebbe il realizzare gli impianti di chiusura del ciclo della differenziata.
Estratto dall’Ordine del Giorno: “Diffida legale per rischio e costi di una emergenza rifiuti”
«Allo scopo di informare dei potenziali profili di responsabilità, anche personali, afferenti ai comuni, agli enti gestori ed organismi di controllo e, soprattutto, alla Regione, di procedere ad immediata diffida legale ad adempiere la raccolta differenziata a termini di legge ad i Comuni della Regione, e di procedere ad immediata diffida alla Regione ad adempiere il proprio ruolo di custode del territorio, controllo dei Comuni e responsabile del piano rifiuti specificando che tale diffida vale anche quale costituzione in mora specificamente per il danno incombente da una eventuale azione d’imperio per l’utilizzo in deroga normativa e contro gli affermati interessi territoriali della discarica di Orvieto, nonché per la possibile emergenza ambientale conseguente a tali inosservanze di legge e l’ancora potenziale ingiusta sofferenza della comunità orvietana, senza preclusione alcuna per ogni altra conseguenza che l’osservanza della legge e dei doveri degli enti potrebbe scongiurare, il tutto specificando infine che ogni richiesta risarcitoria eventuale avverrà con l’indicazione di essere congrua ai sensi e per gli effetti dell’art.1226 del Codice Civile.»