ORVIETO – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità l’adesione del comune di Orvieto alla centrale unica di committenza istituita dalla provincia di Terni, approvando il relativo schema di convenzione che regolerà i rapporti tra i due enti, la quale verrà sottoscritta nei prossimi giorni dal dirigente del servizio AA. GG. gare, contratti e contenzioso.
Segue comunicato con dibattito.
Il sindaco Giuseppe Germani, illustrando l’argomento ha richiamato il codice dei contratti pubblici secondo cui “I comuni non capoluogo di provincia procedono all’acquisizione di lavori, beni e servizi nell’ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, ovvero costituendo un apposito consortile tra i comuni stessi avvalendosi anche degli uffici competenti delle provincie, o ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle provincie. In alternativa, gli stessi comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici gestiti da Consip S.P.A. o da altro soggetto aggregatore di riferimento. L’autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture non rilascia il codice identificativo gara (CIG) ai comuni non capoluogo di provincia che precedano all’acquisizione di lavori, beni e servizi in violazione degli adempimenti previsti dal presente comma. Per i comuni istituiti a seguito di fusione l’obbligo suddetto decorre dal terzo anno successivo a quello di istituzione. Lo stesso obbligo è stato reso effettivo dal 1° novembre 2015 con la legge 107/2015 di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.
“Il comune di Orvieto non essendo comune capoluogo di provincia, attualmente è nell’impossibilità di esperire procedure di acquisizione di lavori, beni e servizi tranne che nelle ipotesi residuali individuate da ANAC. Le provincie sono tra i soggetti abilitati ad acquisire lavori, beni e servizi in qualità di centrali uniche di committenza. In tal senso, la provincia di Terni con proprio atto dell’aprile 2013 ha già determinato di prestare, per i comuni che ne fanno richiesta, le funzioni di centrale unica di committenza provvedendone all’istituzione nell’ambito della propria struttura organizzativa e approvando lo schema di convenzione che regola i rapporti tra la stessa e i singoli comuni richiedenti.
Nel marzo 2015 la provincia di Terni ha approvato un nuovo schema di convenzione con il quale ha ridotto le tariffe stabilite a titolo di rimborso spese sostenute dagli enti aderenti come contributo calcolato sull’importo a base di gara. Alla luce della legge regionale 10/2015 di riordino delle funzioni amministrative regionali di area vasta, delle forme associative di comuni e comunali, la regione favorisce e promuove l’esercizio da parte delle provincie quali enti territoriali di area vasta delle funzioni di centrale di commitenza, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive, di ulteriori funzioni per lo svolgimento delle quali i comuni intendono avvalersi, mediante intese o convenzioni con le nuove province”.
Dibattito:
Andrea Sacripanti (Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale) : ” Più che una opportunità per i comuni è un obbligo di legge. Riteniamo aderire in questa fase, però attenzione perchè non sappiamo quale sarà il futuro della provincia di Terni, nè quanto l’istituzione provincia resterà in vita. Da ultimo, siamo certi che gli uffici provinciali rimasti siano in grado di poter assolvere a tali adempimenti?“.
Replica del sindaco: “Abbiamo cercato di ragionare sulle maggiori garanzie. Dall’analisi fatta, la struttura della provincia è quella che ci da maggiore garanzia, inoltre in una fase successiva, il personale verrà integrato. Questa è una delle poche deleghe rimaste alla provincia“.