-Orvieto – Il consiglio comunale ha trattato la questione relativa alle disposizioni regionali per la gestione degli impianti termici contenute nella delibera della giunta regionale n. 961 del 28 luglio 2014 risppetto alle quali il cons. Andrea Sacripanti (Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale) ha interrogato l’amministrazione comunale richiedendo chiarimenti sull’esatta applicazione nel comune di Orvieto. Sacripanti ha ricordato: ” Nella delibera 961/2014 della giunta regionale che percepisce le disposizioni contenute nel regolamento del consiglio dei ministri del 15 febbraio 2013 con cui l’Italia si è allineata alle direttive europee, si prevede che ogni impianto sia corredato di libretto debitamente compilato e di rapporti di controllo“.
Segue comunicato e replica di Giuseppe Germani.
Le operazioni da compiere per redigere i rapporti di controllo sono di due tipi e devono essere svolte da un manutentore-installatore qualificato. Nel caso delle manutenzioni, le operazioni di controllo necessarie devono essere eseguite da ditte abilitate con la periodicità contenuta nelle istruzioni tecniche per l’uso e la manutenzione dell’impianto. Gli installatori e i manutentori devono definire e dichiarare esplicitamente al committente in forma scritta a facendo riferimento alla documentazione tecnica del progettista dell’impianto, le operazioni di controllo necessarie e la frequenza con cui devono essere eseguite, la periodicità è stabilita da manutentore/installatore ed è in base alla necessità dell’impianto. Nel caso dei controlli di efficienza energetica, la cadenza prevista è ogni due anni per gli impianti termici a combustibile liquido o solido e ogni quattro anni per gli impianti a gas, metano o gpl, per gli impianti a potenza termica inferiore a 100 Kw. Molte famiglie orvietane hanno segnalato anomalie riguardo all’applicazione della nuova tempistica contenuta nella legge in questione. Dalle segnalazioni pervenute, risulta infatti che i controlli per i fumi, il cui costo è stato fissato in 15 euro, vengano effettuati ogni due anni invece che ogni quattro, così come disposto dalla legge, e che tra un controllo fumi e l’altro, venga eseguito quello relativo alla manutenzione della caldaia, il cui costo è tra gli 80 e i 90 euro. Ritenendo di dover fare chiarezza sulla questione, sia nell’interesse delle famiglie sia a supporto delle ditte, anche in considerazione di una normativa particolarmente complessa che ad oggi non è riuscita ad armonizzare leggi nazionali e regionali che si sono succedute nel tempo. “Chiedo al sindaco – dice Sacripanti – se è a conoscenza della situazione e quali iniziative intenda assumere affinchè vengano rispettati i criteri temporali fissati dalla D.R 962-2014, anche e soprattutto nella sua veste di consigliere provinciale, visto che in Umbria, con legge regionale 2 marzo 1999, n. 3 artt. 17 e 18, sono state individuate quali autorità competenti, responsabili dei controlli, degli accertamenti e delle ispezioni degli impianti termici, i comuni con popolazione superiore ai quarantamila abitanti e le provincie per la restante parte del territorio”.
Il sindaco Giuseppe Germani ha risposto: “ Fino a qualche settimana fa la materia era delle provincie, ma con la nuova disposizione è tornata alla regione che potrebbe ulteriormente delegare. Ho chiesto una risposta scritta da far conoscere ai cittadini, ma ancora non ne sono in possesso. Sicuramente sulla materia c’è ancora poca informazione, nel senso che si ritiene che tali interventi siano prettamente legati alla manutenzione-pulizia delle caldaie. Cercherò di accelerare la risposta scritta da pubblicare sul nostro sito“.
Il cons. Sacripanti si è dichiarato: ” Soddisfatto, auspico celerità perchè la questione riguarda tanto le famiglie quanto gli operatori“.