ORVIETO – Si è chiusa nel segno del grande successo e del coinvolgimento di amatori, studenti e professionisti del settore fotografia, video e comunicazione visiva, la 12esima edizione della Convention Fiof (Fondo Internazionale Orvieto Fotografia) dedicata ai “Mutamenti”. Evento che dal 26 al 28 febbraio ha fatto di Orvieto la capitale della fotografia italiana e internazionale.
Il presidente nazionale del FIOF, Ruggiero Di Benedetto parla con soddisfazione di “una ennesima sfida stravinta dal Fiof, dove tutte quelle eccellenze insieme, i nomi che hanno fatto e continuano a fare la storia della fotografia nazionale e internazionale, hanno permesso di fare di questa edizione una delle più ricche e complete degli ultimi anni. Ogni anno il nostro intento è realizzare qualcosa che vada in un’altra direzione rispetto al comune: offrire un pacchetto culturale così sostanzioso, di questi tempi, è un grande rischio, ma puntualmente abbiamo la dimostrazione che non è così. Quando usi gli ingredienti migliori il risultato non può essere da meno, la cultura e il confronto che ne consegue interessano ancora”.
E così è stato grazie alle contaminazioni artistiche di Maurizio Galimberti; il reportage ‘18mm.’ di Francesco Cito, suo inconfondibile marchio di fabbrica; l’equilibrio totalizzante dei lavori di Eolo Perfido; le due diverse ‘visioni di un matrimonio’ di Cinzia Bruschini e Cristiano Ostinelli. E ancora, Valerio Bispuri e il suo modo fisico di vivere la fotografia, che è anche indagine giornalistica; la visione street – documentaristica degli scatti di Angelo Ferrillo e Gianluca Polazzo; la lucida e critica visione della fotografia di Denis Curti. Anche i progetti che Attilio Pavin e Riccardo Marcialis hanno realizzato con gli alunni dell’Istituto Alberghiero e dell’Istituto d’Arte di Orvieto la solidarietà e l’internazionalizzazione dei progetti realizzati con Unitalsi e il Governo Cinese hanno fatto di questa edizione 2016 un evento memorabile.
Grande partecipazione e attesa anche per la serata degli Awards. Gli Oscar della fotografia che in questa edizione hanno visto una larga partecipazione da parte degli appassionati, segno evidente di una crescita di consapevolezza del valore di una fotografia che è altra cosa rispetto allo scatto alla portata di tutti. Tra i professionisti il vincitore assoluto, fotografo dell’anno è Danilo Balducci, l’aquilano fotoreporter giramondo che dalla Georgia, al Kosovo, passando per il Ruanda, Mar Baltico, Mar Nero, e Tanzania, inquadra l’uomo, le guerre civili, raccontando emozioni altrimenti inesprimibili.
Senza mai perdere di vista l’importanza del confronto con le realtà fotografiche di tutto il mondo, il prossimo appuntamento del FIOF è a Mosca. In primavera, infatti, una selezione di fotografi italiani esporrà in Russia in occasione del MIFA, Moscow International Foto Awards.
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