Franco Raimondo Barbabella, autore dell’articolo Opinioni del Lunedì sulla paventata ipotesi di ampliamento della discarica Le Crete risponde a #SAVEORVIETO chiarendo la propria posizione.
Cari amici,
grazie di leggere la rubrica “Opinioni del lunedi”, ma penso che avete letto di fretta. Io mi sono limitato a riassumere il senso della mozione della maggioranza consiliare e dei partiti della coalizione. Nella quale mi pare chiaro che si sostenga non che il punto di caduta deve essere o è bene che sia, e nemmeno che sarà, l’innalzamento del calanco in uso, ma che, se sarà inevitabile (e se lo sarà si presume che lo sia solo se non ci sono alternative, che peraltro non spetta ai gruppi o ai partiti studiare), che lo sia a condizione che si facciano tutte le altre cose che lì si dicono.
Il solo mio commento è stato il seguente: “Se così il tutto può essere interpretato, è doveroso riconoscere che si tratta di un risultato, dopo tanto dibattere sostanzialmente a vuoto, molta demagogia e poco costrutto.” Non ho detto nemmeno che è un buon risultato, ma solo che è un risultato. Vi pare che questo significa che per me il punto di caduta è (nel senso che deve essere) l’ampiamento del secondo calanco? Fate pure. È questa la discussione che è bene fare?
Visto che comunque mi leggete, vi riassumo telegraficamente il mio personale pensiero. Eccolo:
La questione dei rifiuti si deve trattare come sistema;
Si deve fare (anche perché si può) la raccolta differenziata spinta in tutto il bacino;
Si deve fare la lavorazione per il riuso sia della frazione umida che della frazione secca in direzione dei rifiuti zero;
In discarica ci deve andare il minimo di rifiuto che residua dalla lavorazione totale, anzi, la parte residuale sarebbe bene che andasse ad alimentare impianti per la produzione di energia;
Il tutto fatto con i sistemi più moderni che garantiscono la salute, danno occupazione e danno un contributo alla salvaguardia dell’ambiente naturale e di vita.
Non mi pare che la vostra interpretazione del mio pensiero coincide con il mio pensiero. E non eravate certo obbligati a interpretarlo così. Se dunque alla fine della fiera qualcuno deciderà di autorizzare o addirittura di imporre la sopraelevazione del secondo calanco non sarà certo per assecondare il presunto pensiero del sottoscritto (quello che, lo ripeto, voi mi attribuite arbitrariamente) ma per ben altri motivi. E spero che ve lo chiediate anche voi, perché io me lo sono chiesto, e lo ho anche detto chiaramente, in tante occasioni da tanto tempo a questa parte.
Per esempio, chiedetevi di chi è la responsabilità di aver ritardato e organizzato piuttosto malino e in modo parziale la raccolta differenziata, di non aver programmato o deciso o spinto la realizzazione di impianti per la lavorazione della frazione secca, di non avere programmato lo smaltimento dei fanghi dei depuratori, ecc. ecc. Tutta roba che si sarebbe dovuta fare anni e anni fa, e si sapeva che più prima che poi si sarebbe dovuta fare. Non credo che tutti oggi possano sostenere di avere le carte in regola. Ma a voi viene in mente Barbabella.
Comunque, cari amici, se vi fa piacere prendervela con me, sappiate che è un godimento di cui non ho intenzione di privarvi. Un giorno però spero mi spiegherete perché non ve la prendete con chi porta la responsabilità di tutto questo. E, a parte la responsabilità di ciò che è già accaduto, perché non ve la prendete con chi non pensa per tempo a ciò che è bene fare perché certi problemi non abbiano a presentarsi, o ancora meglio anche voi non lo/li aiutate per tempo a farlo. Cari saluti