di Valentino Saccà
ORVIETO – Secondo sabato all’insegna della cultura con l’iniziativa “Spiragli” promossa dall’associazione il filo di Eloisa. Un sabato pomeriggio, quello del 12 marzo, tutto in poesia all’interno dell’accogliente locale Valvola in piazza del Popolo. Il tema proposto è stato quello di madri e figlie a confronto, un tema intimo che parte dal mito di Demetra e Persefone per arrivare ai giorni nostri. La dottoressa Angelica Ridolfi, docente in filosofia, ha coordinato questo pomeriggio di letture poetiche coadiuvata dalla dottoressa Laura Ricci, scrittrice, traduttrice e membra dell’associazione dedicata a Eloisa Manciati.
“La tesa fune rossa dell’amore”, una raccolta di sessanta poesie di quaranta poetesse anglosassoni, è stato il perno attorno al quale si è dipanata la serata, il volume è stato introdotto da due delle traduttrici e curatrici del progetto, Anna Maria Robustelli e Fiorenza Mormile che ne hanno raccontato l’appassionante ma complessa lavorazione.
Le poesie presentate da diverse lettrici, sia in lingua originale che nella traduzione italiana, dimostrano tutta la forza che lega una madre alla propria figlia in un rapporto complice, a volte austero, ma sempre necessario.
“La tesa fune rossa dell’amore”, titolo ripreso da un verso della poetessa Gillian Clarke, è stato il cuore poetico e pulsante emozioni forti di questo pomeriggio di cultura tutta al femminile.