La riposta di Massimo Gnagnarini a Sacripanti:
Il consigliere Andrea Sacripanti, alla vigilia della seduta della commissione consigliare di controllo e garanzia convocata per l’esame della nuova pianta organica e da lui stesso presieduta, molla il suo ruolo istituzionale di arbitro e si mette a fare l’unica cosa che sa fare: l’oppositore inconcludente e senza proposte.
Torni, Sacripanti, a fare caciara dai banchi del consiglio comunale e si dimetta da presidente di una Commissione consigliare terza e imparziale che, per l’appunto, dovrebbe essere di garanzia. Stia sereno Sacripanti che qui nessuno ha perso il controllo, la riorganizzazione del comune di Orvieto procede speditamente e le soluzioni adottate rispondono pienamente alle esigenze interne e a quelle dell’utenza senza ledere alcun diritto dei lavoratori. Ci risparmi il Sacripanti il suo “italico” pensiero su un tema che dimostra di non conoscere e di non aver studiato e ci risparmi questo suo improvvisato e improbabile ruolo di paladino e difensore dell’inerzia e dell’ inefficienza che alberga in ampi settori della pubblica amministrazione di cui egli stesso fa parte.