“Siamo arrivati davvero alle comiche finali”. Il capogruppo di FdI-An Andrea Sacripanti definisce così l’iniziativa dell’amministrazione di somministrare oltre 800 questionari ad abitanti ed operatori dello Scalo per capire i problemi che attanagliano la zona.
“Come se l’amministrazione comunale fosse atterrata per sbaglio l’altro giorno da Marte e fosse del tutto ignara rispetto ai problemi che attanagliano Orvieto scalo, il sindaco e la sua vice non trovano di meglio da fare che sottoporre a residenti e commercianti della zona un questionario per conoscere quali siano le criticità del quartiere” dice Sacripanti.
“Ma come? Dopo una campagna elettorale casa per casa, due anni di forum, tavoli, incontri di partito con gli abitanti di Orvieto Scalo, ancora il sindaco e la sua Giunta non sono a conoscenza di quali siano i problemi reali che destano maggiore preoccupazione nei cittadini?
Eppure non c’è consiglio comunale in cui consiglieri di opposizione e di maggioranza non sottopongano all’attenzione del primo cittadino e degli assessori le problematiche che vive il quartiere come criminalità, decoro, crisi del commercio, traffico, incuria e degrado di vario genere, ricevendo per tutta risposta i canonici: faremo?, vedremo?, ho dato mandato agli uffici di verificare, di fare un sopralluogo?, ecc. ecc.. Caro Sindaco, il degrado di un quartiere, non si combatte con le chiacchiere, ma con fatti concreti ed efficaci.
Un esempio per tutti. Che fine ha fatto il progetto Orvieto sicura portato in Consiglio comunale dal nostro Capogruppo e votato all’unanimità da tutta l’assemblea? Perché Germani lo tiene chiuso in un cassetto?
Eppure l’installazione di telecamere costituirebbe un ottimo deterrente per arginare fenomeni criminali in continuo aumento come spaccio, prostituzione e furti. Perché allora non si procede? Eppure esistono fondi regionali per la sicurezza delle Città che adottano proprio sistemi di videosorveglianza, fondi ai quali hanno attinto Comuni della nostra Provincia come Terni e Narni.
Viene tanto da pensare che il questionario, che sarebbe un efficace strumento di partecipazione e condivisione soltanto se fossimo di fronte a fatti sconosciuti a chi ci governa, sia in realtà l’ennesimo escamotage utilizzato da questa Amministrazione per rinnovare false speranze e generare nei cittadini l’illusione che qualcosa si stia pur facendo, il tutto in un immobilismo che non ha precedenti.
A questo punto, sarebbe interessante invertire le parti e fare in modo che i cittadini sottopongano, loro, un questionario a Sindaco e Assessori per chiedere quante delle promesse sbandierate fin dalla campagne elettorale, e rinnovate con cadenza quotidiana in questi primi venti mesi di governo, siano state effettivamente realizzate. Crediamo che la casella del “realizzato”, rimarrebbe tristemente vuota per ogni singola voce.