di Valentino Saccà
Labirinto K. nasce da un progetto che ha prodotto un libro e uno spettacolo organizzato dall’associazione TEMA, una fusione di parole, immagini, musica e suggestioni dell’universo cinematografico kubrickiano, assemblate e organizzate da Guido Barlozzetti coadiuvato da Massimo Achilli e dal musicista Enzo Pietropaoli. Nella sofisticatezza del ridotto del Teatro Mancinelli, sofisticatezza aristocratica che sintomaticamente non può non rimandare a “Barry Lyndon”, si è svolta ieri la conferenza stampa di “Labirinto K. Il viaggio nella testa di Stanley Kubrick”, che venerdì 26 febbraio debutterà alle ore 21,00 sul palco del teatro.
Guido Barlozzetti ha definito simbolicamente Kubrick un grande giocatore di scacchi, in quanto il suo è stato un cinema totalmente dipendente dalla propria volontà creativa, Kubrick era un autore che non scendeva a compromessi mercantili e il lavoro (tanto lo spettacolo quanto il libro), parte da un viaggio nella mente labirintica di questo genio del cinema, inseguendone la follia metodologica. Enrico Paolini, direttore artistico del Teatro Mancinelli ha concluso:” Questa è una grande scommessa che spero verrà vinta, lo spettacolo è una prima e come tutte le prime si è in ansia per l’esito. Questo è un progetto ambizioso ma convincente e l’augurio è che da Orvieto questo spettacolo possa iniziare a viaggiare nel resto d’Italia”.