di Valentino Saccà
ORVIETO San Valentino col silenziatore? I fiorai, si sa, aspettano la festa degli innamorati, come i pescivendoli aspettano la vigilia di Natale. Ma, a quanto pare, anche le rose rosse stanno rischiando di veder appassiti tutti i petali. Colpa della crisi economica?
Da un certo punto di vista sì ma dall’altro no visto che la vendita dei fiori per i cimiteri sembra voltarle la faccia.
Iniziamo proprio dai fiorai della Rupe e della periferia il nostro viaggio “A tu per tu con ….” per capire com’è mutato lo scenario del commercio dopo la crisi, quali sono i lati positivi e quelli negativi che registrano gli operatori di questo settore oggi nella realtà orvietana. E soprattutto come vedono gli operatori, la propria attività, ad Orvieto?
“I fiori si vendono sempre meno – testimonia una fioraia della periferia – ma specie nelle ricorrenze, come ad esempio quella del 2 novembre la gente continua ancora a preferire i fiori freschi piuttosto a quelli finti per portare sulla tomba dei propri cari. Come vedo la mia attività in questa città? Sicuramente – risponde – in un’altra realtà avrei fatto più soldi”.
Di problemi, Orvieto, ne ha, eccome, inutile nascondere la testa sotto la sabbia e chi meglio di loro, commercianti ed operatori che ogni giorno devono vendere per vivere, lo sa. “Uno su tutti – ci spiega Roberta Farina di Ikebana – è quello dei parcheggi. Figuriamoci, ci multano anche se abbiamo il permesso per scaricare la nostra merce e poi l’immondizia per strada è insostenibile”.
A pensarla così è anche Rita Mencarelli di Blue roses in piazza Scalza. “I parcheggi per il carico/scarico dei prodotti sono davvero un problema. Difficilmente gli stalli vengono lasciati liberi e per noi, ogni volta, prendere e scaricare i prodotti è un vero dilemma”.
Parcheggi a parte, rimane però il fatto che la festa degli innamorati è attesa a mani giunte dai fiorai della città che per rimpinguare le casse aspettano ricorrenze e festività dove un fiore è sempre bene accetto.
“Quello che mi da lo stimolo ad andare avanti – si aggiunge al coro Manuela Raggi dell’Eucalyptus di Ciconia – è la passione che ci metto e poi il rapporto con i clienti è bellissimo, un rapporto costante e soddisfacente, ormai è da nove anni che sono qui con la mia attività”. Ma oggi è la festa dell’amore e le vetrine sono in festa. “In occasione della festa degli innamorati sto allestendo con i classici cuori ma anche con girasoli, tulipani e rose blu che vanno molto di moda e piacciono – dice Ornella Frosoni di piazza della Repubblica – la gente è contenta, apprezza i fiori e le mie confezioni”.