ORVIETO Pubblicato in italiano nel gennaio del 2015 ha ricevuto significativi apprezzamenti ed ora, tradotto da Erika Pauli Bizzarri, si offre come prezioso strumento di conoscenza del monumento ai numerosi turisti che, in numero sempre maggiore, visitano la chiesa.
E’ l’edizione in lingua inglese della guida “La chiesa di San Giovenale in Orvieto. Un percorso tra arte e fede” (Itaca Edizioni) che verrà presentata venerdì 22 gennaio alle 17,30 nella chiesa di San Giovenale.
La nuova guida è stata realizzata a seguito degli accurati lavori di restauro effettuati dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria che hanno interessato i cicli di affreschi dei quali, i più antichi, risalgono alla seconda metà del Duecento. La chiesa venne ufficialmente riaperta il 13 settembre 2014 con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Benedetto Tuzia, vescovo di Orvieto/Todi.
Protagonista della presentazione, a cui saranno presenti oltre al vescovo diocesano e agli autori, sarà il professor Francesco Buranelli, già direttore generale dei musei Vaticani dal 1996 al 2007, anno nel quale venne nominato segretario della Pontificia Commissione per i beni culturali della chiesa e ispettore della pontificia commissione di archeologia sacra da Papa Benedetto XVI. Nel 2009 è stato eletto membro dell’assemblea della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Ha avuto incarichi universitari e tenuto corsi specialistici presso l’École Normale Supérieure di Parigi, la Notre Dame University negli USA, l’Università Galatasaray di Istanbul, l’Università di Monterrey in Messico e la Pontificia Università Gregoriana a Roma.
La presentazione è dunque l’occasione ulteriore per apprezzare uno dei principali monumenti della città di Orvieto, testimonianza singolare dell’architettura e della pittura medievale che svolse un ruolo centrale nella vita artistica e sociale del periodo. I proventi della guida sono devoluti interamente per la conservazione della chiesa di San Giovenale come contributo per il mantenimento e la valorizzazione di questa significativa testimonianza del patrimonio artistico della città di Orvieto.